Il 17 giugno 2025 è stato condiviso su X un video girato di notte che mostra alcuni missili solcare il cielo e cadere in lontananza. Secondo la descrizione, si tratta di missili iraniani lanciati su Tel Aviv in risposta agli attacchi di Israele che sarebbero riusciti ad abbattere la barriera difensiva israeliana.

Quattro giorni prima, il 13 giugno, Israele ha lanciato una serie di «attacchi preventivi» contro il programma nucleare iraniano e altri obiettivi militari, uccidendo al momento in cui scriviamo almeno 220 persone, tra cui Hossein Salami, il comandante delle Guardie rivoluzionarie islamiche. L’Iran ha subito risposto con ulteriori attacchi con missili balistici, in particolare diretti a Tel Aviv e Haifa, ancora in corso, riuscendo ad abbattere il sistema di difesa israeliano, dotato di un radar in grado di rilevare l’arrivo dei missili e intercettarli.

Il contenuto in analisi però è fuorviante. 

Il video è reale, ma non riguarda l’attuale escalation militare tra Israele e Iran.

I missili ripresi infatti riguardano un attacco iraniano sulla base aerea israeliana di Nevatim, nel sud di Israele, lanciato a ottobre 2024 in risposta all’uccisione di Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, organizzazione paramilitare islamista sciita libanese sostenuta dall’Iran, e di altri dirigenti e miliziani del gruppo, avvenuta il 27 settembre da parte dell’esercito israeliano.

Secondo le analisi dell’epoca, i missili iraniani erano riusciti a colpire la base aerea in almeno 30 punti, danneggiando le aviorimesse, edifici, vie di rullaggio e causando un cratere. L’esercito di Israele aveva invece dichiarato che l’attacco iraniano non aveva causato alcun danno alle infrastrutture della base aerea.