Il 22 giugno 2025 su X è stato pubblicato un video, registrato di notte da un’imbarcazione, che mostra delle esplosioni in mare nelle vicinanze di diversi navi. Secondo chi ha condiviso il filmato, si tratterebbe degli «enormi attacchi aerei statunitensi su Fordow, Natanz ed Esfahan», i tre principali impianti di arricchimento nucleare dell’Iran.

Il giorno prima il presidente Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti – alleati di Israele – avevano distrutto questi siti. Stando alle dichiarazioni di Mehdi Mohammadi, consigliere del presidente del Parlamento iraniano, i tre siti erano stati evacuati in anticipo e non sono stati subiti danni irreversibili. Ad oggi non è ancora chiara l’entità dei danni causati dall’attacco statunitense e quale potrebbe essere il suo impatto a lungo termine sul programma nucleare iraniano.

Il contenuto in analisi è stato presentato in maniera fuorviante. 

Le esplosioni riprese non hanno niente a che vedere con l’attacco degli Stati Uniti agli impianti nucleari iraniani di giugno 2025. 

Il video circola infatti online dal 27 aprile 2025. Secondo diversi fonti che l’hanno condivisa – account social e media – la clip mostra le conseguenze di un attacco statunitense al porto di Ras Isa in Yemen contro obiettivi legati agli Houthi, il gruppo miliziano yemenita che nei mesi scorsi ha compiuto attacchi contro navi commerciali statunitensi in transito nel mar Rosso. Lo scorso 6 maggio è stato firmato un accordo tra gli Stati Uniti e il gruppo miliziano per porre fine agli attacchi reciproci.