Il 17 giugno 2025 è stato condiviso su Facebook il filmato di una persona che si lancia dal balcone di una casa in fiamme, scena descritta dall’autore del post come un esempio di «israeliani» che «fuggono dai balconi dopo l’attacco missilistico iraniano a Herzliya, a Tel Aviv». 

Il 14 giugno l’Iran ha lanciato una serie di attacchi con missili balistici su Israele, compresa la città di Herzliya, tuttora in corso, in risposta all’azione militare di Israele che il giorno prima aveva colpito il programma nucleare iraniano e altri luoghi e sedi militari e civili nella capitale Tehran, uccidendo almeno 550 persone, tra cui Hossein Salami, il comandante delle Guardie rivoluzionarie islamiche. 

Il contenuto in analisi è fuorviante.

L’episodio non ha niente a che vedere con l’escalation militare di giugno 2025 tra Israele e Iran. 

L’incendio risale al mese di marzo 2025, quando una villa a due piani in via Rakefet, nella città di Tiberiade, a est di Haifa, aveva preso fuoco. Come riportato al tempo dai media, erano intervenute sei squadre di vigili del fuoco per spegnere l’incendio (la causa non è conosciuta), evacuare i residenti e le persone intrappolate in casa. In totale sono stati registrati 17 feriti, tra cui una donna di 40 anni e una bambina di 12 che hanno riportato danni agli arti dopo che si sono lanciate dal secondo piano per sfuggire alle fiamme.