Mercoledì 22 aprile la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un’immagine, molto circolata anche su Twitter, che accusa la deputata del Movimento 5 Stelle Laura Castelli di essersi «fatta rimborsare 26.825 euro» per le spese relative al trasporto in taxi.
Nonostante l’immagine non presenti alcun riferimento temporale, la notizia è vera.
L’informazione è stata pubblicata dal sito www.maquantospendi.it, il portale di analisi dei rendiconti del Movimento 5 Stelle creato da Marco Canestrari – ex dipendente della Casaleggio Associati – partendo dai dati pubblicati dal partito di Vito Crimi su Tirendiconto.it (gestito direttamente dal Movimento).
Secondo i dati riportati dal sito, per il periodo che va da giugno 2013 a dicembre 2017, Laura Castelli ha chiesto un rimborso pari a 26.825,34 euro per il taxi. Una media di 488 euro mensili, dunque, che la posiziona al secondo posto tra i più assidui utilizzatori del trasporto con guidatore nel Movimento 5 Stelle (la prima posizione è occupata dal senatore Lello Ciampolillo, che per lo stesso arco di tempo ha chiesto un rimborso di quasi 28mila euro).
L’ex capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha invece chiuso la passata legislatura con una spesa per il trasporto in taxi che ammonta a poco meno di 10mila euro totali.
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