- Su X è stata messa in discussione la veridicità di un video che ritrae Salim Asfour, ex muezzin di Abasan che ha perso 30kg a causa della scarsità di cibo a Gaza. Quel signore, secondo vari claim e Google AI Overvies, sarebbe in realtà Angur Bala Dolui, un rifugiato dell’isola indiana di Sangar che all’epoca aveva dovuto abbandonare la propria casa per via dell’innalzamento del livello del mare.
- La foto mostra veramente Salim Asfour, come dimostrano altre foto e video dello stesso uomo nelle stesse condizioni fisiche condivise da vari media.
- Se si confrontano le fotografie di Asfour con quelle di Bala Dolui, si nota infatti che i due signori hanno caratteristiche fisiche e tratti somatici diversi, come le sopracciglia, il colore degli occhi e i nei.
Il 3 agosto 2025 sono stati condivisi su X due screenshot. Il primo mostra un post del giorno prima di di Ramy Abdu, presidente di Euro-Med Human Rights Monitor – organizzazione senza scopo di lucro per la protezione dei diritti umani con sede a Ginevra – in cui compare il video di un uomo pelle e ossa. La clip è accompagnata da un commento di Abdu in cui si legge che la persona ritratta si chiama Salim Asfour, è residente a New Abasan (nel sud della Striscia di Gaza) ed è ridotto in quelle condizioni per via crisi della fame causata da Israele.
Il secondo screenshot mostra i risultati della verifica del filmato in questione del chatbot IA di di Google, secondo cui quell’uomo sarebbe in realtà «Angur Bala Dolui, un rifugiato dell’isola di Sangar, nelle Sundarbans, in India, sfollato a causa dell’innalzamento del livello del mare».
Per chi ha pubblicato i due screenshot questo dimostrerebbe quindi che quando detto da Ramy Abdu è falso perché quella foto non mostrerebbe un uomo magrissimo a Gaza. Per l’autore del post in analisi, «i palestinesi mentono sempre. Piaccia o non piaccia, in assenza di genocidio provano ad inventarne uno».
È un contenuto fuorviante che diffonde una notizia falsa e che rientra nel filone complottista di “Pallywood”, la teorie cospirativa diffusa da diversi account israeliani secondo cui esisterebbe una sorta di Hollywood palestinese che produrrebbe contenuti di propaganda per conto di Hamas.
Dopo il post di Abdu alcuni utenti hanno messo in dubbio l’autenticità della scena mostrata, affermando che si trattava di un contenuto creato con l’intelligenza artificiale per alcune presunte incongruenze nel video.
Come verificato però da Tal Hagin, fact-checker di Fake Reporter, progetto di fact-checking israeliano, e dalla BBC il video pubblicato da Ramy Abdu è reale e mostra effettivamente un abitante di Gaza di nome Salim Asfour.
Foto e video dello stesso uomo nelle stesse condizioni fisiche sono state condivise da altri media nei primi giorni di agosto 2025, come Al Jazeera, le due agenzia di stampa palestinesi SAFA e WASA, e anche dal giornalista Samer Alboji e dal fotogiornalista Abdallah Alattar. Salim Asfour, riporta Al Jazeera, è un padre di sei figli ed ex muezzin che vive ad Abasan e, a seguito degli ordini di evacuazione israeliani, si trova ora sfollato. L’uomo, in uno dei video, racconta di avere la vista debole e di aver difficoltà a camminare a causa della mancanza di cibo e bevande, motivo per cui ha perso oltre 30 chili.
Non è vero dunque quanto riportato dal chatbot IA di Google secondo cui il video postato da Ramy Abdu ritrarebbe Angur Bala Dolui – fotografato nel 2007 da Robin Hammond per Panos Pictures –, un rifugiato dell’isola indiana di Sangar, nel golfo del Bengala, che all’epoca aveva dovuto abbandonare la propria casa per via dell’innalzamento del livello del mare.
Se si confrontano le fotografie di Asfour con quelle di Bala Dolui, si nota infatti che i due signori hanno caratteristiche fisiche e tratti somatici diversi, come le sopracciglia, il colore degli occhi e i nei.

Precisiamo infine che, come abbiamo approfondito in questo articolo, i chatbot IA non possono essere usati come strumenti di fact-checking perché sono risultati inaffidabili nella verifica delle notizie e delle immagini e possono essere manipolati.
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