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I cittadini statunitensi che vogliono trasferirsi in Italia a causa di Trump

Dopo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali, svariati cittadini statunitensi si sono informati attivamente sulla possibilità di lasciare il loro Paese

17 giugno 2025
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Dopo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali del 4 novembre 2024, TikTok si è riempito di video virali di cittadini statunitensi che fornivano indicazioni dettagliate sui Paesi nei quali fosse più facile emigrare per “sfuggire alla presidenza Trump”.

@madisonrolley

Where would you move?! 🌏🌎🌍 in this video, I break down the easiest countries you could move to if you decided to leave the United States after the election. Majority of these options have very accessible visa and clear paths to residency. Statistics shared my @cnbc #electionday2024 #expat #digitalnomad #traveltok #leavingtheusa

♬ original sound – madisonrolley

Questi contenuti rispondevano a un interesse piuttosto diffuso tra una fascia dell’opinione pubblica americana, che di fronte alla prospettiva di un secondo mandato di Donald Trump ha iniziato a valutare l’ipotesi di lasciare il Paese. Nei primi giorni di novembre 2024 (tra il 3 e il 9), su Google si è registrato un picco della ricerca “come lasciare gli Stati Uniti” (in inglese, “how to leave the US”). Lo stesso si è verificato per termini di ricerca simili e più specifici, come “cittadinanza europea” (in inglese, “european citizenship”) o “cittadinanza canadese” (in inglese, “canadian citizenship”).

È ciò che i media statunitensi hanno definito “Trump bump”, ovvero l’improvvisa impennata di alcune metriche – come il valore delle azioni di mercato o il numero di copie di giornali vendute – direttamente o indirettamente dovuta alla presidenza Trump.

Gli americani che scelgono l’Italia
Una particolare attenzione ha ricevuto la ricerca Google delle parole “cittadinanza italiana”. Confrontando il dato con altre ricerche specifiche per altre nazionalità europee, la sola cittadinanza leggermente più ricercata su Google rispetto a quella italiana, tra i Paesi dell’Unione europea, è quella irlandese – probabilmente per ragioni linguistiche.

Screenshot di Facta degli andamenti delle ricerche su Google Trends Nota: i numeri non corrispondono al numero effettivo delle ricerche ma sono un dato che rappresenta la frequenza delle stesse.

L’interesse dei cittadini statunitensi a lasciare il proprio Paese, mostrato attraverso consigli social e ricerche Google, ha avuto però anche ripercussioni più concrete. Questo processo è particolarmente visibile in Canada, dove i locali avvocati che si occupano di rinuncia alla cittadinanza statunitense hanno affermato di aver ricevuto un boom di richieste nei mesi successivi alla vittoria di Trump. Lo stesso fenomeno si era verificato nel 2017, primo anno del precedente mandato trumpiano.

Per quanto riguarda l’Italia, la cittadinanza risulta parecchio appetibile in quanto il passaporto italiano è tra i più potenti al mondo in termini di possibilità di accedere a svariati Paesi senza visto. E il peso di questo fattore si è fatto sentire nelle richieste per la cittadinanza. L’ufficio stampa di Henley & Partners, società di consulenza per la cittadinanza con sede a Londra, ha dichiarato a Facta via mail che tra la prima metà del 2024 e la prima metà del 2025 c’è stato un aumento del 190 per cento nelle richieste di cittadinanza italiana per discendenza da parte di cittadini statunitensi. Non solo, ma sempre la società di consulenza ha dichiarato che proprio i cittadini statunitensi rappresentano il 67 per cento delle richieste totali di cittadinanza italiana per discendenza loro pervenute dall’inizio del 2025.

Anche PortaleItaly, un’organizzazione con sede a New York che si occupa di aiutare i cittadini statunitensi ad ottenere nello specifico la cittadinanza italiana, ha registrato simili andamenti. In base ai dati forniti a Facta, a novembre 2024 ben 700 persone hanno richiesto un incontro con l’organizzazione per informarsi sulla possibilità di ottenere la cittadinanza italiana per discendenza, con quasi 200 richieste in più rispetto al mese precedente. 

Grafico creato dalla redazione di Facta elaborato sui dati forniti da PortaleItaly.

La stretta del governo italiano

Il trend si è mantenuto costante nei mesi a seguire, con 508 richieste a gennaio 2025, in contemporanea con l’insediamento della nuova amministrazione avvenuto il 20 dello stesso mese. Jim Esposito, CEO e co-fondatore dell’organizzazione, ha spiegato a Facta che l’ulteriore impennata di richieste tra aprile e maggio 2025 (come si può vedere nel grafico) «può spiegarsi con il decreto cittadinanza», approvato dal consiglio dei ministri italiano il 28 marzo 2025. Con questo decreto, diventato legge il 20 maggio scorso, il governo italiano ha applicato una stretta sulla concessione della cittadinanza per discendenza (ossia per ius sanguinis) sancita dalla legge n.91 del 1992. 

Fino a maggio 2025, infatti, la cittadinanza era automaticamente concessa a chiunque avesse uno dei genitori italiano, oppure un antenato italiano vivo al momento della proclamazione del Regno d’Italia nel 1861. Secondo la nuova norma, invece, sarà necessario avere un parente stretto (genitore, nonno o nonna) nato in Italia o dotato di cittadinanza al momento della morte. Il provvedimento prevede inoltre che la cittadinanza non sarà trasmessa automaticamente ai nati all’estero già in possesso di un’altra cittadinanza.

Tra aprile e maggio del 2025, dunque, molti cittadini americani con ascendenze italiane hanno provato a salire sull’ultimo treno che gli avrebbe permesso di conseguire la doppia cittadinanza. Con risultati spesso piuttosto deludenti. 

Ma chi sono gli statunitensi che cercano di “rifugiarsi” in Europa con l’inizio della seconda presidenza trumpiana? Se i richiedenti presso PortaleItaly «sono spesso accomunati da un patrimonio relativamente alto», in quanto l’organizzazione è a tutti gli effetti un servizio a pagamento, Esposito sottolinea che in realtà «le richieste sono molto varie». 

A livello politico, i richiedenti non sono infatti solamente sostenitori del Partito Democratico che non hanno votato il nuovo presidente statunitense. Ci sono anche alcuni sostenitori del Partito Repubblicano che, riporta Esposito, «temono una recessione economica». Secondo un sondaggio dell’emittente statunitense CNN pubblicato a fine aprile 2025, circa due terzi (66 per cento) degli adulti negli Stati Uniti si dicono pessimisti o preoccupati per l’economia e «temono una possibile recessione».

Non mancano persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ che temono per i propri diritti, e famiglie che sperano di aver accesso ad un sistema di welfare assente negli Stati Uniti. 

«Molte di queste persone», sostiene Esposito, «hanno un vero e proprio interesse a trasferirsi in Italia». Tutto questo nonostante il governo italiano sia a sua volta un governo a maggioranza di destra, cosa che però non sembra destare particolari preoccupazioni nella maggior parte dei richiedenti, in quanto, afferma Esposito, «il welfare italiano continua ad essere migliore di quello statunitense». 

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