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No, uno degli attentatori di Sydney non è un cittadino libanese di origine palestinese

No, uno degli attentatori di Sydney non è un cittadino libanese di origine palestinese

16 dicembre 2025
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  • Circola su Facebook la notizia che uno degli attentatori di Sydney sarebbe un cittadino libanese di origine palestinese di nome Khaled al-Nablusi.
  • È una notizia falsa.
  • I due uomini che hanno commesso l’attentato terroristico sono stati identificati dalle autorità locali come padre e figlio: Sajid Akram di origine siriane e Naveed Akram, cittadino australiano. 

Il 14 dicembre 2025 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si afferma che uno dei due autori dell’attacco terroristico svoltosi lo stesso giorno durante la celebrazione ebraica dell’Hanukkah sulla spiaggia australiana di Bondi Beach, a Sydney, che ha causato 16 morti e 40 feriti, sarebbe stato identificato come «Khaled al-Nablusi, un cittadino libanese di origine palestinese che ha giurato fedeltà all’organizzazione terroristica di Daesh/isis».

Nel post compaiono anche due foto di un uomo con la barba, in una delle quali si vede alle sue spalle la bandiera dell’ISIS, l’organizzazione terroristica islamica di stampo jihadista.

È una notizia falsa.

Le autorità australiane hanno identificato i due attentatori come Sajid Akram (morto durante il conflitto a fuoco con la polizia) e suo figlio Naveed Akram (ferito e attualmente in ospedale). In base a notizie verificate finora emerse Sajid Akram era arrivato in Australia nel 1998 con un visto per studenti (la polizia non ha specificato da quale Paese). Suo figlio, invece, è un cittadino australiano che ha lavorato come muratore. Il 16 dicembre, nel corso di una conferenza stampa, il primo ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato ufficialmente che al momento, in base alle prove raccolte, l’attacco terroristico sembra essere stato ispirato dall’ISIS. 

È falso quindi che uno degli attentatori sia un cittadino libanese di origine palestinese legato all’ISIS di nome «Khaled al-Nablusi». Anche le immagini reali dei due uomini, padre e figlio, non c’entrano nulla con quella della persona nel post in analisi. 

Lo scorso agosto, le stesse foto dell’uomo con la barba erano circolate su X per diffondere un’altra notizia falsa, ovvero quella secondo cui ad aver ferito cinque soldati nella base militare Fort Stewart, in Georgia, era stato un dottorando algerino di nome «Marzuq al-Bunni». Ad aprire il fuoco era stato invece un sergente statunitense di 28 anni addetto alla logistica automatizzata di nome Quornelius Radford, come riportato all’epoca dai media e dalle autorità locali.

Non siamo riusciti a risalire all’identità della persona con la barba ritratta in foto. In ogni caso non è uno degli attentatori dell’attentato terroristico a Sydney.

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