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L’Ue non ha «rettificato» il regolamento sul Green Pass, ma la sua traduzione italiana

L’Ue non ha «rettificato» il regolamento sul Green Pass, ma la sua traduzione italiana

7 luglio 2021
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Il 7 luglio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il 5 luglio su Facebook. Il post oggetto della nostra verifica riporta un link alla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (la pubblicazione contenente le norme in vigore nell’Ue) e un testo che spiega come il «regolamento 953/2021 del Parlamento europeo» riguardante la certificazione verde sia stato «rettificato» per evitare la «discriminazione diretta o indiretta» di persone che «hanno scelto di non essere vaccinate». L’utente che ci ha sottoposto la segnalazione aggiunge che tale modifica «sembrerebbe neutralizzare l’efficacia del Green Pass».

Si tratta di una notizia riportata senza il contesto necessario alla sua comprensione e per questo fuorviante.

Innanzitutto, il regolamento 953/2021 è la norma europea che il 15 giugno 2021 ha istituito la certificazione verde europea, lo strumento entrato in vigore lo scorso 1 luglio e che servirà ad agevolare gli spostamenti all’interno dell’Unione durante la pandemia di Covid-19. 

L’articolo della Gazzetta ufficiale contenuto nel post segnala realmente una rettifica, ma non del regolamento 953/2021, approvato durante una seduta plenaria del Parlamento europeo e la cui modifica sarebbe comunque dovuta passare attraverso un’ulteriore votazione dell’emiciclo. La modifica interessa invece la sua traduzione italiana, che in una prima versione escludeva la tutela contro la «discriminazione diretta o indiretta» di persone che «hanno scelto di non essere vaccinate».

Come si può notare da questo confronto, il considerando numero 36 della versione in lingua inglese conteneva invece il richiamo alla possibilità di non vaccinarsi come libera scelta. La natura della rettifica è ulteriormente chiarita in questo documento, dove la modifica al testo tradotto viene sollecitata a causa di «un evidente errore in una versione linguistica». Tale rettifica non modifica dunque la natura del regolamento e non lo neutralizza, dal momento che questa formulazione rispetta fedelmente la volontà del legislatore. 

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