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No, i vaccini a mRna non ci fanno diventare delle «fabbriche di virus»

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29 marzo 2021
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Il 29 marzo 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare la seguente affermazione «c’è chi sostiene che con il vaccino COVID a mRNA sussista il rischio che si inneschi un processo di trascrittasi inversa, e cioè che dall’mRNA del vaccino che serve a sintetizzare la sola proteina spike, possa essere ricreato il messaggio di RNA per sintetizzare l’intero virus».

Si tratta di un’affermazione circolata anche su Facebook, dove si è detto che i vaccini a mRna ci renderebbero delle potenziali «fabbriche di virus», e in alcuni articoli come questo di CityMilanoNews del 21 marzo 2021 secondo cui le cellule del nostro corpo, dopo la vaccinazione, diventerebbero «fabbriche Covid permanenti». Responsabile di questo fenomeno sarebbe l’enzima trascrittasi inversa, che permetterebbe all’mRna contenuto nel vaccino di modificare il nostro Dna.

Si tratta di una notizia falsa, priva di fondamento scientifico. Andiamo con ordine.

Innanzitutto, come abbiamo già raccontato su Facta in precedenza, i vaccini a mRna non possono modificare il nostro Dna. Esiste un enzima chiamato trascrittasi inversa che è capace di ricopiare («trascrivere», nel gergo della biologia molecolare) una sequenza di Rna in una di Dna. Viene chiamata «inversa» perché opera la reazione opposta a quella che normalmente accade nelle cellule, dove il Dna viene ricopiato in Rna. È lo stesso enzima che viene usato per i tamponi molecolari e in natura è prodotto da retrovirus, come l’Hiv.

Sebbene sia vero che sequenze genetiche di retrovirus, dette retrovirus endogeni, siano comuni nel genoma umano, la trascrittasi inversa non è di solito attiva nelle cellule umane, eccezion fatta per alcune cellule staminali o cancerose. L’integrazione nel genoma di mRna dei vaccini è considerata quindi «estremamente improbabile».

Ma se anche fosse attiva la trascrittasi inversa, l’mRna dei vaccini non sarebbe in grado di ricostruire il virus Sars-CoV-2. I vaccini a mRna infatti non contengono l’intera sequenza di Rna del virus, ma soltanto quella specifica per la proteina Spike, una sola delle ventinove proteine di cui è composto il virus.

In conclusione, in nessun caso l’organismo può trasformarsi in una «fabbrica di virus» in seguito ai vaccini. È estremamente improbabile che l’mRna nei vaccini possa integrarsi nel Dna, e in ogni caso i vaccini a mRna non contengono l’informazione genetica dell’intero virus Sars-CoV-2. Questi vaccini permettono invece alle nostre cellule di produrre temporaneamente un singolo componente del virus per aiutare il nostro sistema immunitario a riconoscerlo.

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