La Thailandia non ha vietato il vaccino Pfizer dopo che la figlia del re è entrata in coma
Il 6 febbraio 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare un articolo intitolato “La principessa si ammala dopo la terza dose Pfizer e la Tailandia pensa di annullare i contratti e chiedere risarcimenti”. È stato pubblicato sul sito PressKit il 4 febbraio.
Nell’articolo si legge che la principessa thailandese Bajrakitiyabha si sarebbe sentita male «23 giorni dopo il suo terzo richiamo» e che per questo il «governo thailandese potrebbe dichiarare nulli i contratti con Pfizer/Biontech e citare in giudizio il colosso farmaceutico per miliardi di dollari di risarcimenti». Sempre secondo l’autore la notizia sarebbe stata data da «Sucharit Bakhdi, professore emerito di microbiologia medica ed ex capo dell’Istituto di microbiologia medica e igiene dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza» in un’intervista «con il banchiere svizzero Pascal Najadi».
La notizia si è moltodiffusasui social ed è stata associata anche all’hashtag #nessunacorrelazione, espressione spesso legata alla disinformazione contro i vaccini anti-Covid.
Si tratta di una notizia infondata, che veicola una serie di informazioni false. Andiamo con ordine.
Secondo quanto riportato dai media, la principessa è tuttora incosciente, dopo aver perso i sensi a causa di un problema cardiaco. Le dichiarazioni rilasciate dalla famiglia reale riportano che si sarebbe trattato di una grave aritmia cardiaca derivante da un’infiammazione a seguito di un’infezione da micoplasma.
Non è stato possibile trovare in maniera indipendente alcuna informazione sul fatto che la principessa thailandese avesse ricevuto o meno la vaccinazione anti-Covid. Tanto meno se fosse stata soggetta alla somministrazione di un vaccino Pfizer. Nessuna fonte ufficiale ha collegato il malore della principessa alla vaccinazione anti-Covid.
L’articolo oggetto della nostra analisi si fonda su un’intervista tra Sucharit Bhakdi, un microbiologo di origine thailandese, nato negli Stati Uniti ma naturalizzato tedesco che è stato professore di microbiologia medica alle università tedesche di Giessen e Mainz, e Pascal Najadi, un banchiere svizzero in pensione, pubblicata sulla piattaforma di video online Rumble il 28 gennaio 2023. Nell’intervista Bhakdi fa effettivamente affermazioni sul contratto tra Pfizer e la Thailandia e sul fatto che il Paese avrebbe deciso di annullarlo, ma non dichiara che la fonte di riferimento sia il governo thailandese né la famiglia reale. Il microbiologo, invece, sembra aver ricevuto delle informazioni da attivisti thailandesi che sostenevano di poterlo «mettere in contatto» con le autorità (qui dal minuto 18:27).
Inoltre, è importante precisare che Bhakdi non è una fonte affidabile sulle informazioni che riguardano la pandemia da Covid-19 e la vaccinazione. Nel 2020, infatti, il microbiologo ha iniziato a diffondere disinformazione sulla pandemia, pubblicando anche un libro intitolato Corona: False Alarm? (“Coronavirus: falso allarme?”). Tanto che a ottobre 2020 l’Università di Mainz ha ritenuto necessario prendere pubblicamente le distanze dalle sue affermazioni. È inoltre il fondatore di un partito politico tedesco anti-lockdown che abbraccia diverse teorie della cospirazione sul virus. Bhakdi è stato più volte al centro di casi di disinformazione sulla pandemia e la vaccinazione anti-Covid.
Infine, il governo thailandese ha esplicitamente smentito tutte le affermazioni di Bhakdi. Sul sito web del Dipartimento per il controllo delle malattie è stato pubblicato un annuncio in cui si afferma che le informazioni riguardo il rapporto tra Thailandia e Pfizer, l’annullamento di ogni contratto e la richiesta di risarcimento sono false.
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La notizia è stata diffusa da un sito che pubblica informazione infondate