- Circola su X e Facebook la notizia che uno degli attentatori dell’attacco terroristico durante la celebrazione di una festività ebraica a Sydney sia un soldato dell’IDF tornato da Gaza.
- È una notizia del tutto falsa.
- La storia inventata è stata diffusa su X da un account che ha condiviso altre teorie cospirative antisemite sull’attentato accaduto il 14 dicembre 2025 in Australia.
Il 14 dicembre 2025 su X è stato pubblicato un post in cui si afferma che «Naveed Akram», uno dei due autori dell’attacco svoltosi lo stesso giorno durante la celebrazione ebraica dell’Hanukkah sulla spiaggia australiana di Bondi Beach, a Sydney, che ha causato 16 morti e 40 feriti, sarebbe un soldato dell’esercito israeliano (IDF) «che ha prestato servizio a Gaza ed è tornato in Australia». La stessa presunta notizia è stata diffusa anche su Facebook.
È una notizia del tutto infondata.
Il commissario di Polizia del Nuovo Galles del Sud – Stato in cui si trova Sydney –, Mal Lanyon, ha dichiarato che si è trattato di un attacco terroristico compiuto da due uomini con rapporti di parentela: uno di 50 anni, morto dopo essere stato colpito dalla polizia durante lo scontro con armi da fuoco durante l’attentato, e uno di 24 anni, rimasto gravemente ferito e arrestato dalla polizia.
I due uomini sono stati identificati come Sajid Akram e suo figlio Naveed Akram, hanno riportato successivamente i media australiani. Come specificato poi dalle stesse autorità locali, Sajid Akram aveva un regolare porto d’armi, ottenuto dopo aver soddisfatto i criteri di idoneità per una licenza di caccia, collegato ufficialmente a sei armi da fuoco (quattro delle quali utilizzate nell’attacco). L’uomo era arrivato in Australia nel 1998 con un visto per studenti (la polizia non ha specificato da quale Paese). Suo figlio, invece, è un cittadino australiano che lavora come muratore.
In base a quanto dichiarato dal primo ministro australiano Anthony Albanese, Naveed Akram era finito sotto l’attenzione dell’Australian Security Intelligence Organisation (Asio) nell’ottobre 2019 per i suoi presunti legami con persone ritenute pericolose, ma non erano state trovate indicazioni che l’uomo potesse essere una minaccia. Secondo quanto riportato da Australian Broadcasting Corporation (ABC) News, citando fonti che hanno chiesto l’anonimato, all’epoca Naveed Akram era stato indagato per i suoi stretti legami con una cellula terroristica del cosiddetto “Stato Islamico” (IS) con sede a Sydney e che la polizia antiterrorismo ritiene che i due attentatori avrebbero giurato fedeltà all’IS. Al momento in cui scriviamo non ci sono conferme ufficiali di queste notizie.
Non esiste invece nessuna prova o riscontro che Naveed Akram sia un soldato dell’IDF tornato in Australia da Gaza, come confermato dai fact-checker australiani AAP. Si tratta di una storia inventata diffusa in inglese in origine su X da un account che non ha fornito alcuna prova per la sua tesi e che ha condiviso altre teorie infondate (e antisemite) sull’attentato a Sydney.
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