
Il gruppo evangelico radicale che in Inghilterra arruola soldati per la fine dei tempi
Il “King’s Army” è il simbolo dell’evoluzione religiosa della destra radicale britannica, che usa fede e campagne di proselitismo come nuove forme di performance pubblica
In una piovosa sera di ottobre, le strade del quartiere londinese di Soho, per anni luogo della movida LGBT della capitale britannica, vengono bloccate da una marcia di decine di persone in formazione militare e uniforme nera che intonano slogan religiosi. Non è un’apparizione nuova: nella scorsa primavera, il gruppo si è mostrato provocatoriamente davanti ai cancelli reali di Buckingham Palace, proclamando Gesù re e Signore dell’Inghilterra. Ma è ormai più di un anno, dalla metà del 2024, che le strane tute nere battono le strade e le metropolitane della città per fare proselitismo aggressivo, soprattutto fra i giovani, predicando il vangelo e distribuendo volantini con il disegno stilizzato di Cristo che bussa simbolicamente alla porta del cuore.
Si fanno chiamare King’s Army, l’Esercito del Re. Si tratta di un movimento cristiano-evangelico radicale che sostiene di operare come una vera e propria armata spirituale «in guerra contro il peccato e il diavolo». Non solo ha adottato un linguaggio e un’estetica esplicitamente marziali – i fedeli sono invitati ad “arruolarsi” e a trasformarsi in “soldati” ben disciplinati – ma è anche organizzato con una struttura gerarchicamente paramilitare.
A capo del gruppo, con il titolo di feldmaresciallo, c’è il fondatore, l’inglese di Liverpool Scott McNamara, seguito dal Capo di Stato Maggiore e da cinque colonnelli e tre maggiori, che guidano sei diversi reggimenti nazionali, in Gran Bretagna e poi anche in Germania, Canada, Sudafrica, Irlanda del Nord e Stati Uniti. Nonostante le attività si concentrino in Inghilterra, l’organizzazione del King’s Army si dirama dal quartier generale di Orlando, in Florida, dove risiede McNamara, e ambisce a espandersi a livello internazionale, creando piccoli nuclei di evangelizzazione sparsi per il mondo. Il movimento si vanta di essere in rapida crescita, con un ritmo di venti-trenta nuovi arruolamenti a settimana e una presenza in 176 Paesi.
La storia di McNamara era iniziata con aspirazioni molto diverse da quelle religiose. Negli anni Novanta aveva messo insieme una boy band chiamata The Velvet Melodies, che sarebbe stata notata dal potente produttore discografico Simon Cowell, noto in tempi più recenti come giudice dei programmi X-Factor e Britain’s Got Talent. La sua promettente carriera musicale venne, tuttavia, presto stroncata da una grave dipendenza dalla droga e dalla frequentazione di compagnie pericolose, tra cui quella di criminali e assassini. Una notte, mentre assumeva cocaina non tagliata insieme a un amico, McNamara, in preda alle convulsioni da quasi overdose, ebbe una visione terrificante: vide la porta dell’inferno e pregò Dio di essere salvato, promettendo di cambiare vita se lui e il suo amico fossero sopravvissuti.
La sua conversione definitiva avvenne la vigilia di Capodanno del 2001, quando sentì di essere stato circonfuso dallo Spirito Santo. Partì quindi per la Cina, dove contrabbandò Bibbie in clandestinità, e, tornato in Inghilterra, rifondò la sua band, con una nuova formazione e un nuovo progetto musicale, incentrato sulle canzoni cristiane. Dal 2014 è ufficialmente pastore evangelico e, dopo un periodo sulla costa occidentale degli Stati Uniti, nel 2021 è stato nominato direttore di una chiesa carismatica a Orlando.
Il King’s Army nasce in seguito a un’altra visione: Dio – ha raccontato McNamara – «mi ha detto di radunare un esercito per la fine dei tempi». La missione è «respingere l’oscurità», appiccando ovunque “fuochi spirituali” che contrastino la decadenza morale della società e restaurino i valori di una chiesa che «evangelizzava e colonizzava il mondo pagano e demoniaco con la luce e la verità».
Per quanto il King’s Army rigetti a parole qualsiasi allineamento politico, ha chiare connessioni ideologiche, e non solo, con organizzazioni della destra radicale britannica e americana. Il video della marcia a Soho è stato, ad esempio, promosso su X da Turning Point UK, il ramo britannico dell’organizzazione conservatrice fondata da Charlie Kirk negli Stati Uniti. Inoltre, Dominic Muir, che ricopre il grado di colonnello per il reggimento del sud-ovest inglese, è un sostenitore dell’estremista di destra Tommy Robinson (all’anagrafe Stephen Yaxley-Lennon): ha partecipato al raduno ultranazionalista Unite the Kingdom, lo scorso settembre a Londra, trasportando una croce di tre metri su una spalla, e il 13 dicembre ha letto passi delle scritture durante una funzione natalizia chiamata a raccolta dallo stesso Robinson. La retorica di Muir offre una finestra sulla visione del mondo del King’s Army: nelle sue orazioni i bersagli sono quelli tipici delle guerre culturali della destra radicale, come diritto all’aborto, cultura woke, fluidità di genere, e delle teorie del complotto, a partire dai vaccini.
I legami più significativi, però, sono quelli stretti da McNamara, i cui programmi di evangelizzazione sono, dal 2021, stati assorbiti da Christ for all Nations (CfaN), una potente macchina di missionari e predicatori evangelici statunitensi attivi soprattutto in Africa, Asia e America Latina. CfaN organizza raduni e campagne di conversione di massa all’aperto, praticando, a suo dire, guarigioni e, persino, resurrezioni. Il suo leader, Daniel Kolenda, descrive Donald Trump in toni profetici, accostandolo al re babilonese Nabucodonosor, un leader imperfetto che Dio avrebbe usato per scopi più grandi, e ha condiviso il palco con l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro.
Il King’s Army si inserisce, per di più, in un contesto di progressiva strumentalizzazione politica della fede cristiana nel Regno Unito, sul modello americano. Durante la sua detenzione in carcere per oltraggio alla corte, Robinson si sarebbe convertito al cristianesimo e, dal giorno della sua liberazione, lo scorso 27 maggio, ha adottato una forte postura religiosa con l’obiettivo – osserva Julia Ebner, esperta di estrema destra per l’Institute of Strategic Dialogue – di attirare sostenitori e donazioni dagli Stati Uniti, dove la sua fama è in continua espansione anche grazie al decisivo appoggio di Elon Musk, e di attaccare l’immigrazione musulmana da una posizione non tacciabile di razzismo.
Allo sforzo partecipa anche Nick Tenconi, che ha spostato entrambe le organizzazioni di cui è leader – Turning Point UK e lo UKIP (l’ex partito di Nigel Farage) – su un nazionalismo cristiano intriso di ipermascolinità, islamofobia, omofobia, transfobia e anticomunismo. Persino Reform UK, l’attuale partito di estrema destra guidato da Nigel Farage, primo nei sondaggi, sta tentando di cooptare il sostegno cristiano, soprattutto evangelico, a imitazione del populismo religioso americano, per quanto gli evangelici siano una quota minoritaria nel panorama delle confessioni britanniche.
Il King’s Army fa, tuttavia, un passo in più, importando dagli Stati Uniti l’approccio ultramilitante del nazionalismo cristiano, in cui millenarismo e culto delle armi si fondono in un’attesa ansiosa per un’imminente chiamata alle armi contro i nemici della patria. Uno degli aspetti più visibili del gruppo è infatti la sua divisa nera, un’ostentazione che potrebbe metterlo in conflitto con la legge britannica, che dal 1936 vieta l’uso di uniformi a scopo politico. La norma fu approvata per contrastare l’ascesa del fascismo nel Regno Unito, specificamente delle camicie nere di Oswald Mosley. Un’eccezione è prevista per le occasioni cerimoniali, a condizione che non sia a rischio l’ordine pubblico – una deroga introdotta a salvaguardia delle marce dei lealisti protestanti in Ulster – ma difficilmente le manifestazioni, a tratti intimidatorie, del King’s Army sembrano rientrare in questa categoria e sollevano dunque più di un interrogativo sulla loro legalità.
Il King’s Army è insomma il simbolo più evidente di una rapida evoluzione in senso religioso della destra radicale britannica, che usa fede e campagne di proselitismo come nuove forme di performance pubblica.
- La tradizione culinaria italiana è una bugia di successo
La tradizione culinaria italiana è una bugia di successo - I cristiani conservatori americani sono terrorizzati da Wicked
I cristiani conservatori americani sono terrorizzati da Wicked


