
Il “maschio sigma” è il nuovo volto della mascolinità tossica su Internet
Un ideale virale di successo maschile che alimenta stereotipi sessisti e dinamiche sociali pericolose
«5 segni che indicano che sei un maschio sigma», inizia così un video da più di 36 mila like pubblicato su TikTok che, insieme a centinaia di migliaia di altri filmati, spiega quali sono le caratteristiche di questo atteggiamento.
«Sono lupi solitari per natura» e spesso scelgono la solitudine al posto di imposizioni sociali che prevedono lo stare in compagnia; non hanno bisogno di conformarsi o rientrare in ruoli predeterminati, ma «marciano al ritmo del loro stesso tamburo». E ancora, nelle situazioni sociali è più probabile che gli uomini sigma restino osservatori ai margini piuttosto che «dominare la conversazione». Forza, consapevolezza di sé, una bussola morale irreprensibile e incrollabile che li guida, nessuna paura dei rischi e un forte senso di superiorità.
Negli ultimi anni questo tipo di mascolinità è esplosa e ha guadagnato sempre più popolarità. Contribuendo a definire quello che potrebbe essere un nuovo archetipo maschile dei nostri tempi, presumibilmente incarnato, nella percezione pubblica, da personaggi noti come Keanu Reeves e Christian Bale, oltre che da influencer della cosiddetta “maschiosfera” (“manosphere” in inglese) come il re di della mascolinità tossica Andrew Tate.
Ormai questa nuova immagine di come essere maschi è ovunque sui social media. Piattaforme che, in particolare TikTok, stanno svolgendo un ruolo fondamentale nella diffusione di questo tipo di mascolinità, facendo diventare virali discorsi associati al maschio sigma, che sostiene la denigrazione delle donne, l’odio e l’umiliazione nei confronti di altre identità di genere.
Il “maschio sigma”
Secondo la definizione di “Know your meme” – sito web e database online dedicato alla documentazione, spiegazione e contestualizzazione di meme di Internet, frasi virali, tendenze digitali e fenomeni culturali online –, “maschio sigma” è un termine gergale che si riferisce a una presunta categoria di uomini che sono di successo e popolari, ma anche silenziosi e ribelli. Un tipo di uomo che preferisce seguire le proprie regole invece che quelle imposte dalla società.
Si tratta, in breve, di una versione introversa del più noto maschio alfa, ovvero il maschio dominante all’interno di un gruppo sociale. Quel tipo sicuro di sé, bravo negli sport, un leader naturale ammirato dagli altri uomini che sono a lui subordinati, i cosiddetti maschi beta o omega. Il termine “maschio alfa” deriva da quella che viene chiamata “gerarchia di dominanza”, cioè il modo in cui molte specie di animali si organizzano in strutture gerarchiche sotto un maschio dominante. Questo concetto nasce dallo studio del comportamento sociale di molte specie animali, ed è stato spesso applicato ai lupi. In realtà, però, l’idea del “lupo alfa” deriva da uno studio degli anni ‘40 su esemplari in cattività e si è poi rivelata scorretta: in natura, infatti, i lupi sono organizzati in unità famigliari chiamate branchi e la maggior parte di questi sono comuni famiglie guidate da una coppia riproduttiva. Nonostante ciò, queste strutture naturali sono state proiettate sul comportamento umano.
Se per anni la figura del maschio alfa ha dominato l’immaginario comune, da qualche tempo i maschi sigma hanno guadagnato terreno e sono diventati una figura pienamente riconosciuta, almeno su Internet. L’origine del termine è stata attribuita allo scrittore di fantascienza Theodore Robert Beale, che teneva un blog – oggi rimosso da Internet – usando lo pseudonimo Vox Day. Beale si definisce un nazionalista cristiano e altri lo hanno descritto come apertamente misogino e razzista, oltre che un bianco suprematista di estrema destra e parte dell’alt-right, un movimento politico eterogeneo che unisce diverse frange dell’estrema destra, dai paleoconservatori ai misogini, suprematisti bianchi, complottisti e oppositori del politicamente corretto, spesso legati dal sostegno per Donald Trump.
Sul suo blog, Beale approfondiva spesso la spiegazione della gerarchia maschile utilizzando le lettere dell’alfabeto greco, elaborando una propria gerarchia sociosessuale. Il 16 maggio 2010 pubblicò un post intitolato “Spiegare il sigma. Di nuovo”, in cui chiariva che il “sigma”, cioè il lupo solitario, non è un semplice emarginato sociale, ma qualcuno che, pur essendo percepito come tale, riesce comunque a emergere e a ottenere successo nelle dinamiche sociali. Uomini che, inoltre, «spesso amano le donne, ma tendono anche a disprezzarle». Uomini alla pari degli alfa, ma che non lo mettono in mostra.

Queste idee per anni sono circolate quasi esclusivamente all’interno di chat e forum della maschiosfera, una rete informale composta da siti, gruppi e canali in cui si ritrovano diverse comunità maschiliste – dagli incel fino ai pick-up artist, passando per gli attivisti per i diritti dei maschi e gli estremisti «redpillati», restando per lo più relegate a spazi di nicchia.
Ma a partire dal 2021, la diffusione sui social ha fatto esplodere l’interesse per la figura del maschio sigma, invadendo il web e i social network con una valanga di contenuti.
La diffusione sui social di un nuovo modello di mascolinità
Il 25 gennaio 2021, l’utente dell’allora Twitter @LilySimpson1312 ha pubblicato diverse immagini che facevano riferimento ai maschi sigma, scrivendo «Che cazzo sta succedendo agli uomini». Il tweet è diventato popolare molto rapidamente, ottenendo in meno di 24 ore oltre 25 mila retweet, 11 mila tweet di citazione e 190 mila like, dando così al concetto di maschio sigma l’assist perfetto per iniziare a uscire dalla sua nicchia e diffondersi sui social network e sul web. Il tweet non è più disponibile, ma è stato archiviato da “Know your meme”.

Il post di Lily Simpson metteva in evidenza un libro di auto-aiuto intitolato “The sigma male: what women really want” (in italiano, “Il maschio sigma: cosa vogliono veramente le donne”), accompagnato da diagrammi che cercavano di spiegare il ruolo del sigma all’interno della gerarchia della virilità, tra i quali compariva un grafico che elencava i cinque presunti archetipi di uomo: omega, gamma, beta, sigma e alfa. Il concetto era così assurdo che ha immediatamente attirato l’attenzione di molti altri utenti. In poco tempo, è diventato materiale perfetto per l’ironia del web, scatenando una pioggia di battute e meme che prendevano in giro questa nuova, surreale aggiunta alla mitologia maschile alfa/beta.
Questo contenuto, però, ha fornito anche una nuova allettante prospettiva al di là dello stesso binomio alfa/beta, diffondendo l’archetipo del “lupo solitario” in cui un uomo può essere tosto e “cazzuto” come un maschio alfa, senza però essere quello più popolare del gruppo.
Poco dopo la pubblicazione del tweet di Lily Simpson, il 6 marzo 2021, sull’onda della popolarità crescente dei meme dedicati ai maschi sigma, la pagina Instagram @verywokeindeed ha iniziato a pubblicare video motivazionali satirici intitolati “Trillionaire Grindset” (oggi non più disponibili). Si trattava di clip ironiche tratte da film come “American Psycho”, alle quali venivano affiancate immagini in stile macro meme, con frasi esagerate e surreali sull’ambizione e il successo. In questi contenuti, i pensieri e i dialoghi stereotipati dei maschi alfa, beta e sigma venivano esasperati in modo ironico e surreale. Il tono parodico ha colpito nel segno, scatenando l’entusiasmo degli utenti su Instagram, che hanno iniziato a produrre le proprie versioni, tra video e meme.
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Ma questo ambiente non può vivere solo di teorie. La figura del maschio sigma ha avuto, e continua ad avere, bisogno di incarnazioni concrete.
L’incarnazione del maschio sigma è Patrick Bateman di “American Psycho”
Theodore Robert Beale, quello che si può chiamare il “padre” dell’uomo sigma, nella sua definizione aveva citato il classico personaggio interpretato dall’attore Clint Eastwood come incarnazione del maschio sigma: solitario, silenzioso, impenetrabile. Ma la cultura online ha ampliato il catalogo, trovando nuovi volti in figure maschili tormentate e carismatiche.
Così, il concetto si è esteso al John Wick di Keanu Reeves, al Walter White di Bryan Cranston nella serie TV “Breaking Bad”, o ancora al Tommy Shelby di Cillian Murphy nella serie “Peaky Blinders”. E ancora: il ribelle nichilista di Brad Pitt nel film del 1999 “Fight Club” o l’inquietante Homelander della serie “The Boys”, fino al raffinato e letale Hannibal Lecter interpretato da Mads Mikkelsen. Tutti personaggi ambigui, fuori dagli schemi, spesso solitari e carismatici, diventati simboli del moderno archetipo sigma.
Ma il personaggio che più si è diffuso sui social network come l’incarnazione del maschio sigma è Patrick Bateman, creato dalla fantasia dello scrittore californiano Bret Easton Ellis, protagonista del romanzo del 1991 “American Psycho” e interpretato da Christian Bale nella sua successiva trasposizione cinematografica del 2000. Bateman è un banchiere newyorkese degli anni ’80, ricco, ossessionato dal proprio aspetto, impeccabile nell’abbigliamento, misogino, narcisista estremo e… un serial killer.
La scelta di adottare questo personaggio come simbolo del maschio sigma per eccellenza è, però, piuttosto paradossale. In realtà, infatti, più che un solitario ribelle, Bateman è completamente assorbito dalla competizione e dall’apparenza. Si veste come tutti gli altri aspiranti uomini di successo e ascolta musica commerciale, adorando artisti come Huey Lewis and the News. E proprio questo era il punto: American Psycho era stato pensato dalla regista Mary Harron come una satira.
Eppure, alla fine del 2022, “Patrick Bateman” si è imposto come personaggio sigma per eccellenza tanto che i creator di TikTok e Instagram hanno iniziato a imitare le espressioni del personaggio di “American psycho”. In particolare, quella diventata più famosa, è la “Ooh face” che il protagonista del film usa come reazione sarcastica e snob che gli permette di assumere una posizione di superiorità e disprezzo nei confronti di chi ha di fronte. Molti creatori dei social network hanno dato il via a un vero e proprio trend nel replicare questo volto, creando veri e propri tutorial per riprodurlo.

Alcuni hanno definito “Bateman” addirittura come il «sigma originale».
@efo.edit lady gaga>> He’s the original sigma!!! #patrickbateman #americanpsycho #sigma #peak #hard #ladygaga #viral #fyp #blowthisup #4k ♬ son original – 𝑬𝑭𝑶♛ – efo.edit
Il “sigma male grindset”
Non è la prima volta che il protagonista di “American Psycho” diventa un’ispirazione. “Patrick Bateman”, infatti, era già un punto fermo della “maschiosfera” attraverso la “hustle culture” (in italiano si può tradurre con “cultura dell’impresa”), cioè l’esaltazione di un particolare tipo di ricchezza maschile, caratterizzata dall’autodisciplina, il duro lavoro, dal fisico scolpito e la cura maniacale per il corpo e del successo a ogni costo.
In questo immaginario rientrano anche figure come Gordon Gekko, protagonista del film del 1987 “Wall Street” e del suo seguito del 2010 “Wall Street – Il denaro non dorme mai”, oppure l’ex broker di Wall Street Jordan Belfort, diventato famoso per la sua vita spericolata, le frodi finanziarie e l’autobiografia da cui è stato tratto il celebre film “The wolf of Wall Street” del 2013, diretto da Martin Scorsese e interpretato da Leonardo DiCaprio.
Ma non solo personaggi inventati o adattati per il grande schermo. Nell’incarnazione della “hustle culture” rientrano anche persone reali come Elon Musk e l’influencer Andrew Tate, che ha creato un impero digitale vendendo la promessa di rivelare i segreti nascosti del successo. Tate è stato arrestato nel 2024 a Bucarest, in Romania, sulla base di accuse di aggressioni sessuali commesse nel Regno Unito. Nel febbraio del 2025 è riuscito a tornare negli Stati Uniti dove si trova attualmente sotto supervisione giudiziaria ed è obbligato a comparire davanti alle autorità giudiziarie a ogni convocazione.
Dalla fusione di narrazioni come la “hustle culture” e il concetto di maschio sigma è nato quello che viene chiamato “sigma male grindset”, un insieme di regole e linee guida ispirazionali secondo le quali gli uomini di successo dovrebbero vivere. Il termine è il risultato della crasi tra le parole “grind” (in italiano: “macinare”) e “mindset” (in italiano: mentalità), e indica un’etica del lavoro determinata e ostinata tipica dei cosiddetti uomini sigma. Una filosofia virale fatta di regole motivazionali e stile di vita iper-performativo, alimentata anche dalle routine estreme di celebrità come gli attori Mark Wahlberg e Dwayne Johnson, che sono stati tra i primi a condividere i loro assurdi programmi di allenamento che prevedono sveglie in piena notte ed esercizi estenuanti. Ci sono addirittura decine di playlist musicali su Spotify che richiamano il “sigma male grindset”.
La diffusione del maschio sigma anche tra bambini e bambine
La narrazione legata ai maschi sigma è recentemente approdata anche in televisione attraverso programmi per bambini e bambine. È, in particolare, il caso di “Dora l’esploratrice”, la simpatica bambina protagonista dei cartoni animati che vanno in onda sul canale Nickelodeon.
In un video caricato sul profilo Instagram ufficiale del programma, Dora esordisce dicendo «oggi ho una parola super cool per voi: Sigma!» e continua spiegando che questa parola indica «una persona sicura di sé, indipendente e che fa le cose a modo suo! Pensate a qualcuno che è un leader e un trendsetter. Diciamo che il vostro amico fa le sue cose, si concentra sui suoi obiettivi e non si preoccupa di ciò che pensano gli altri. Potete dire: Sei proprio un SIGMA!». Come ha spiegato 404 media, il video è stato rimosso dalla piattaforma di Meta dopo che lo stesso media aveva pubblicato un articolo a riguardo.
Mentre Dora spiega questo concetto, il video mostra vari personaggi Nickelodeon come SpongeBob e Aang, il protagonista di “Avatar: La leggenda di Aang”. Il video era stato condiviso anche sull’account ufficiale Instagram di Nickelodeon e, prima di essere cancellato, aveva totalizzato 2,8 milioni di visualizzazioni, 156 mila like e quasi 7mila commenti, la maggior parte dei quali increduli o ironici sul fatto che Dora stesse definendo un termine che anche gli utenti online meno esperti considerano inappropriato per i bambini e le bambine. La definizione fornita da Dora non è tecnicamente sbagliata, ma omette un contesto molto importante, quello che riguarda la cultura di mascolinità (da molti definita tossica) che sta dietro la figura di questa tipologia di uomini.
All’apparenza sembra che questo insieme di regole, motivazioni e contenuti sia solamente la fusione di tendenze popolari su TikTok, Instagram o altre piattaforme, che mette insieme la cura di sé, la venerazione del lavoro duro e l’auto-aiuto tra uomini con riferimenti pop. In realtà, però, i messaggi e il linguaggio sottesi a questa tendenza sono un po’ più preoccupanti.
Secondo uno studio condotto da Samuel Tanner, professore di criminologia dell’Università di Montréal, in Canada, e dal dottorando François Gillardin, i video come quelli che parlano del maschio sigma, su piattaforme come TikTok, favoriscono una comunicazione tossica che ha come lente principale quella del predominio maschile, insieme alla denigrazione, alla svalutazione o alla diffamazione delle identità femminili e non binarie associate alla mascolinità egemonica. In breve, dietro l’apparente innocuità di frasi motivazionali e clip patinate si nasconde una visione del mondo profondamente sessista, in cui il valore di un uomo è misurato principalmente in termini di successo, dominio e controllo. Questo tipo di contenuti non solo rafforzano stereotipi dannosi, ma contribuiscono anche a normalizzare atteggiamenti misogini, travestendoli da consigli per il miglioramento personale.
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