
I cristiani conservatori americani sono terrorizzati da Wicked
Il film è accusato di promuovere stregoneria e un’agenda LGBTQ+, nonostante l’autore dell’opera originale sia profondamente cattolico
Il film Wicked, tratto dal romanzo di Gregory Maguire e ispirato a Il meraviglioso Mago di Oz di L. Frank Baum, è uscito al cinema in due parti a novembre 2024 e 2025. La sua distribuzione ha generato una reazione molto intensa tra i cristiani conservatori statunitensi, tra critiche feroci, teorie del complotto e iniziative per il boicottaggio. Tutto ciò trascurando il fatto che Maguire sia profondamente cattolico e che il suo romanzo e di conseguenza i film abbiano un retroscena religioso notevole.
La stregoneria
La prima accusa mossa dalle frange cristiane conservatrici riguarda la componente magica della vicenda, che ha come protagonista la strega verde dell’ovest, Elphaba. Alcune madri statunitensi hanno condiviso online la scelta di non permettere ai loro figli di guardare Wicked al cinema per non esporli a “incantesimi e stregoneria” ed evitare quindi di aprire delle porte tramite cui i demoni potrebbero raggiungere la terra. Proprio per queste ragioni, il gruppo cristiano One Million Moms, nato in seno all’organizzazione American Family Association (AFA), ha organizzato un boicottaggio del film diretto da Jon M. Chu perché «contiene un’enorme quantità di stregoneria e magia» e normalizza «lo stile di vita LGBTQ+».
Jocelyn Sansom, che su TikTok condivide la sua fede, sostiene che «lo Spirito Santo in pratica mi ha detto che questo film è demoniaco e le due protagoniste sono delle streghe […]. Sono sicura al cento per cento che abbiano fatto dei riti durante il film per farvi appassionare, per farvi comprare il merchandising». Ashley Jones, che racconta di aver esercitato la stregoneria per anni prima di essersi convertita al cristianesimo, si schiera contro Wicked per via del nucleo centrale su cui si basa il film: la domanda «le persone nascono cattive o la malvagità viene loro imposta?». Secondo Jones porsi questo interrogativo è anti cristiano e pericoloso perché tutti gli esseri umani sarebbero nati cattivi ed è per questo che hanno bisogno di essere salvati da Gesù. Sostenere che il male abbia un’altra origine legittimerebbe la stregoneria.
Questa argomentazione è nettamente in contraddizione con le ragioni che hanno spinto Gregory Maguire a scrivere Wicked. L’autore, infatti, si inserisce consapevolmente nella tradizione letteraria della mitopoiesi cristiana, cioè la creazione di mondi fantastici che, pur non essendo direttamente basati su eventi storici o biblici, contengono temi, simboli e allegorie cristiane. È la corrente ad esempio di J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e Madeleine L’Engle.
Quest’opera ha l’obiettivo di indagare le idee di bene e male che una società elabora e i limiti delle categorizzazioni umane, spingendo il pubblico a chiedersi su quali basi qualcuno o qualcosa viene identificato come giusto o sbagliato. E per farlo costruisce una narrazione in cui la protagonista viene vista come cattiva fin dalla sua nascita per via del colore della sua pelle, un anomalo «verde come il peccato», come viene definito nel romanzo.
Il titolo stesso dell’opera è pensato per spingere a chiedersi chi sia davvero malvagio, non a commettere azioni immorali, come invece hanno interpretato le frange più conservatrici del cristianesimo americano, che di conseguenza invitano a eliminare dalla propria dieta mediatica film e serie TV che non rispecchiano i principi della fede cristiana.
Streghe che interpretano delle streghe
Gli influencer cristiani Damien and Kenady Nash sostengono che le attrici Cynthia Erivo (che interpreta Elphaba, la strega dell’ovest) e Ariana Grande (che impersona Glinda, priva di poteri magici) siano delle vere streghe, scelte appositamente per lanciare degli incantesimi attraverso lo schermo su tutti gli Stati Uniti. Wicked sarebbe quindi un’opera di Satana per distruggere il bene, normalizzare il male e diffondere messaggi anti biblici, come il lesbismo.
Il press tour che Cynthia Erivo e Ariana Grande hanno realizzato è costellato di situazioni insolite: le due si abbracciano e si tengono per mano costantemente, si commuovono davanti a domande banali, hanno delle reazioni apparentemente spropositate. Il tutto ha dato il via alla formulazione di speculazioni da parte del pubblico, tra cui l’idea che Erivo, tramite il contatto fisico, mantenga Grande sotto un controllo ipnotico.
Carley Rains, che si definisce una “Christian Running Mom”, afferma che le due attrici sono «streghe dichiarate» e racconta che «quando uscì il primo film, sognai di essere a Oz e che le due attrici principali cercavano di lanciarmi degli incantesimi. Quando le rimproverai e pronunciai il nome di Gesù, si arrabbiarono e continuarono a cercare di lanciarmi gli incantesimi. Non ho interpretato quel sogno come una coincidenza».
Il romanzo di Maguire, pur non essendo allegorico, è però intriso di riferimenti alla cultura cristiana, anche scritturale. Nel mondo di Oz è diffuso l’unionismo, una sorta di cristianesimo di cui il padre di Elphaba è un ministro. La protagonista, verso la metà del romanzo, si ritira per alcuni anni in convento, prendendo il nome sorella Santa Aelphaba, trasponendo nella finzione il culto agiografico dei santi.
Il riferimento più marcato alla cultura cristiana è quello relativo all’acqua, che le brucia la pelle. Per tutta la sua vita la evita: non si avvicina agli specchi d’acqua, si lava con l’olio per non ustionarsi, non piange quasi mai. È come se il suo corpo rifiutasse quell’elemento che nella tradizione cristiana richiama la purificazione e il battesimo. Proprio perché ritenuta l’incarnazione del male, si diffonde la convinzione che solo l’acqua la possa sconfiggere, sciogliendola.
L’agenda LGBTQ+
Si aggiunge inoltre l’accusa di promuovere una fantomatica agenda LGBTQ+. Secondo la produttrice cattolica Isabel Brown, infatti, la storia di Elphaba e Glinda sarebbe stata ingiustamente usata per promuovere la queerness (termine ombrello per le identità sessuali non normative), che non avrebbe alcun legame con le protagoniste e il regno di Oz. Sostiene che una «mafia queer» abbia distorto il franchise di Wicked per realizzare una propaganda LGBTQ+. Il tutto farebbe parte di un piano ordito dai democratici per manipolare il pubblico, ottenere consensi e addirittura promuovere socialismo, comunismo e ateismo.
A un’attenta analisi emerge che né i film né il libro hanno intenti propagandistici, anzi Maguire ha più volte ricordato che lo scopo di Wicked è «implorare pazienza nei confronti dell’ambiguità», spronare a sospendere il giudizio e a non arrivare a conclusioni affrettate. Nonostante ciò, il legame con la comunità LGBTQ+ è significativo.
Il cast diretto da Jon M. Chu è composto quasi interamente da attrici e attori queer, Gregory Maguire è un uomo gay e sia il musical Wicked che Il Mago di Oz costituiscono una componente significativa della cultura LGBTQ+, tanto che “amico di Dorothy” era un’espressione in codice usata a metà Novecento per indicare un uomo gay. Tutto ciò non solo perché la relazione tra Elphaba e Glinda è volutamente ambigua, ma perché il regno di Oz è diventato il simbolo di un luogo in cui esprimere liberamente la propria identità e trovare l’accoglienza e l’autenticità negate in una società in cui a volte è necessario nascondersi per sopravvivere.
Ribellione e autorità
Wicked vede la protagonista Elphaba scegliere la giustizia al posto della comodità. Il primo punto di svolta della narrazione avviene quando si rende conto di vivere in un regime oppressivo, il cui capo di Stato – il Mago – non ha veri poteri magici, ma è un dittatore che usa la propaganda per arricchirsi e schiacciare chi è più vulnerabile. Per rendere chiaro il carattere dispotico del personaggio, Wicked: For Good inserisce una citazione tratta da Il grande dittatore di Charlie Chaplin.
La presa di posizione della strega dell’ovest, motivata dalla ricerca della giustizia e del bene per l’intera società, è stata interpretata dai cristiani più conservatori come un pericoloso invito a ribellarsi contro le autorità. Oz e il Mago sono stati erroneamente intesi come alter ego di Dio, a cui l’indisciplinata Elphaba non vuole sottomettersi, o addirittura una nuova divinità da venerare, il che viene definito da un utente online «una bugia che viene direttamente dagli abissi dell’inferno».
C’è addirittura chi interpreta Wicked come «un bello show che mostra come la strega cattiva (Trump) cerchi di rendere Oz un posto migliore, ma continua a lottare contro le false accuse del Partito Democratico e le bugie delle fake news ecc. ecc.». Questa prospettiva sulla storia di Elphaba travisa completamente l’intento del suo autore, che ha lavorato a un’opera di critica sociale in cui anche la religione deve essere strumento contro l’oppressione, non una cieca obbedienza a chi si proclama guida della popolazione.
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