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Zorro è diventato un eroe anti-sistema dell’estrema destra polacca

L’immagine di un manifestante arrampicatosi sui tetti vestito da Zorro ha fatto il giro del Paese e dato vita ad un trend

29 maggio 2025
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Maschera nera sugli occhi, cappello a tesa piatta e mantello. Così alcuni manifestanti si sono presentati nelle strade di Varsavia, capitale della Polonia, in occasione dei recenti raduni a sostegno di Karol Nawrocki, candidato per il partito di estrema destra Diritto e Giustizia (PiS) alle elezioni presidenziali polacche. Quello che indossano è il costume tipico di Zorro, personaggio immaginario del romanzo del 1919 “La maledizione di Capistrano” e diventato poi famoso in tutto il mondo grazie a serie televisive e film.

In Polonia, dopo che il liberale pro-europeista Rafal Trzaskowski (Piattaforma Civica) è arrivato primo al primo turno delle elezioni il 18 maggio, il contesto politico è diventato molto teso. Alla vigilia del secondo turno delle elezioni, che avrà luogo il 1°giugno e prevede un ballottaggio tra Trzaskowski e Nawrocki, migliaia di manifestanti si sono riversati in strada per supportare l’uno o l’altro candidato. E nel secondo caso, come abbiamo visto, alcuni di loro si sono mascherati. Ma com’è arrivato “Zorro” alle presidenziali polacche?

La comparsa dello “Zorro di Tarnów” 

Il primo vero e proprio Zorro “polacco” è apparso il 22 maggio 2025 al comizio di Rafal Trzaskowski, svoltosi a Tarnów, nel sud del Paese. In quell’occasione, infatti, un uomo non identificato e vestito con il tipico costume nero è salito sul tetto di un edificio adiancete alla piazza e ha dispiegato un ampio striscione bianco con la scritta in polacco #ByleNieTrzaskowski (traducibile in italiano con “Tutto tranne che Trzaskowski”). L’iscrizione era accompagnata da una caricatura del candidato liberale, barrata e con una bandiera arcobaleno sullo sfondo.

Al momento, l’uomo è ricercato dalla polizia per aver appeso un manifesto in pubblico senza l’autorizzazione del responsabile della struttura, che ha denunciato il reato. Tuttavia, finora gli agenti non sono ancora riusciti a identificare il misterioso uomo mascherato.

Il caso dello “Zorro di Tarnów” ha subito attirato l’attenzione dell’intera nazione, suscitando l’approvazione e il sostegno dei militanti dell’estrema destra. Su X infatti è iniziato a spopolare l’hashtag #MuremZaZorro (traducibile in italiano con “Insieme per Zorro”), utilizzato anche da esponenti del partito Diritto e Giustizia durante le manifestazioni pro-Narowcki. E così l’immagine di Zorro, il “buon criminale” mascherato (e affascinante) che difende il popolo contro funzionari corrotti e tirannici, è entrata nel sistema di comunicazione dell’estrema destra polacca.

“Io sono Zorro!” 

Il fascino che ha circondato questa persona mascherata sui tetti della città polacca ha raggiunto il suo picco il 23 maggio, quando Monika Borkowska, conduttrice del programma Bitwa polityczne (Battaglia politica) sul canale TV Republika, è apparsa con una maschera nera e ha annunciato che l’ospite del programma sarebbe stato proprio lo “Zorro” di Tarnów. «Zorro è con me», ha annunciato la conduttrice sul suo account X. 

Di fianco a lei, nello studio televisivo, si trovava infatti una figura mascherata: si trattava non altri che del parlamentare polacco Dariusz Matecki (PiS). «Lo ammetto pubblicamente», ha detto, «se l’ABW (Agenzia di sicurezza interna polacca, ndr), la polizia e gli altri servizi coinvolti nella caccia a Zorro ci stanno ascoltando, allora io sono Zorro. Sono nella casa della libertà di parola di Republika TV. Potete venire di nuovo, spiare la TV, venire di nuovo e trattenermi. Ma dirò di più, non sono l’unico “Zorro”. “Zorro” sei anche tu, caro spettatore». 

Sul suo account X, lo stesso giorno della comparsata televisiva, Matecki ha sottolineato che sarebbe andato «per primo in manette», se «i servizi di Donald Tusk (primo ministro polacco del partito Piattaforma Civica, ndr) vogliono perseguire per uno striscione di opposizione a Trzaskowski». Il politico ha anche evidenziato di aver già esperienza con la giustizia, facendo riferimento al suo arresto per accuse di corruzione degli scorsi mesi. In qualsiasi caso, l’identità dello “Zorro di Tarnów” rimane ancora oscura, e Matecki sembra aver voluto far nascere lo slogan “Io sono Zorro” (su X poi spopolato nel polacco #JaJestemZorro) e rendere il manifestante di Tarnóv un eroe del suo partito, piuttosto che svelarsi alle autorità.

Perché “Zorro” funziona 

«Anche tu sei Zorro, caro spettatore», ha detto Matecki rivolgendosi agli elettori. Il suo claim ha funzionato, e alle manifestazioni pro-Nawrocki tenutesi a fine maggio a Varsavia molti partecipanti si sono presentati vestiti proprio con il classico costume di Zorro: le immagini dei manifestanti sono poi rimbalzate anche sugli account social di vari politici, tra cui sul profilo X di Andrzej Śliwka, membro del parlamento polacco per il partito Diritto e Giustizia.

In linea con l’associazione che vede Zorro come il salvatore della Polonia, sui social sono spopolate varie immagini e video creati con l’intelligenza artificiale che raffigurano l’eroe immaginario mentre regge o indossa una bandiera polacca, o mentre viene ricercato dalle autorità (rappresentate in maniera ridicola) ma al contempo sostenuto nientemeno che dagli eroi della Marvel.

Riferimenti culturali “pop” e meme sono strategie ben note dell’estrema destra (sia militante sia politica), che li usa da anni per diffondere messaggi radicali mascherandoli con l’ironia, come nel caso di Pepe The Frog. Anche la figura del noto eroe mascherato segue questo trend, alimentando l’immaginario di una destra eroica e anti-sistema che non teme le autorità.

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