- Circola sui social media una foto che mostra Donald Trump e la figlia Ivanka da piccola insieme a Jeffrey Epstein, imprenditore morto suicida in carcere nel 2019 dopo essere stato accusato di abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni.
- È un’immagine falsa.
- Si tratta di un fotomontaggio che ha unito due scatti (uno di Trump con la figlia nel 1993 e un altro di Epstein da solo nel 2005) fatti in luoghi e anni differenti.
Il 17 luglio 2025 è stata pubblicata su X una vecchia foto che mostra Donald Trump baciare sulla fronte una bambina alle spalle di Jeffrey Epstein, imprenditore morto suicida in carcere nel 2019 dopo essere stato accusato di abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni.
Lo scatto è stato commentato da chi l’ha condiviso con questo messaggio: «Trump dice che la gente non dovrebbe più parlare di Epstein e della sua lista di clienti composta da donne e minorenni. Quindi, per favore, NON ritwittate questa immagine..».
L’immagine diffusa è falsa.
La foto manipolata digitalmente è stata realizzata unendo due scatti fatti in luoghi e anni differenti. La foto di Donald Trump è stata scattata il 19 ottobre 1993 e lo mostra insieme alla figlia Ivanka Trump (all’epoca decènne) durante l’inaugurazione dell’Harley Davidson Café a New York. Quella che ritrae Epstein è invece del 18 maggio 2005 e lo ritrae al lancio di un magazine presso l’Hotel QT a New York.
Precisiamo che nel 2002 in un’intervista Trump affermò di conoscere Epstein da 15 anni, definendolo un «ragazzo fantastico» con cui era «molto divertente stare». Esistono diverse foto e video che li riprendono insieme a eventi e feste. Nel 2019, dopo l’arresto di Epstein, il presidente statunitense prese le distanze. «Lo conoscevo come lo conoscevano tutti a Palm Beach», disse. «Non credo di aver parlato con lui per 15 anni. Non ero un suo fan». Non ci sono ad oggi prove o documenti pubblici di un coinvolgimento di Trump nei reati di cui era accusato il finanziere morto in carcere. Secondo quanto riportato in un’esclusiva dal Wall Street Journal il 23 luglio 2025, lo scorso maggio il presidente statunitense è stato informato dal Procuratore Generale Pam Bondi durante un briefing di routine che il suo nome compariva tra le centinaia di persone citate nei documenti del dipartimento di giustizia relativi al caso Jeffrey Epstein. Un portavoce della Casa Bianca ha definito l’informazione una «fake news». Come spiegato dal New York Times, «essere menzionati in questi documenti non significa necessariamente qualcosa di losco, perché i fascicoli dei casi penali sono spesso pieni di identità delle vittime, nomi di testimoni e altre persone innocenti entrate in contatto con i sospettati».
Inoltre, il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e l’FBI, al termini di indagini effettuate, hanno concluso recentemente che Jeffrey Epstein non aveva una cosiddetta “lista di clienti”. Questa presunta lista era finita negli anni passati al centro di svariate teorie del complotto, alimentate in particolare da diversi influencer ed esponenti del movimento repubblicano MAGA.
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