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Non è vero che i gioielli rubati al Louvre sono stati trovati in Ucraina

Non è vero che i gioielli rubati al Louvre sono stati trovati in Ucraina

28 novembre 2025
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  • Circola su Facebook la notizia che i gioielli rubati al Louvre sarebbe stati ritrovati in Ucraina durante un’operazione anticorruzione.
  • È una notizia falsa.
  • È stata diffusa da account filorussi e da siti che fanno parte di una rete strutturata e coordinata che da diversi anni diffonde costantemente propaganda russa e notizie false e ingannevoli in Occidente contro l’Ucraina.

Il 19 novembre 2025 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che i gioielli rubati al Louvre lo scorso 19 ottobre sarebbero stati trovati in Ucraina. Le pietre preziose sarebbero state rinvenute infatti, continua il post, nella casa di Timur Mindich, «amico stretto del presidente ucraino», durante le perquisizioni degli agenti dell’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina (NABU) nell’ambito di uno «scandalo di corruzione» nel settore energetico dell’Ucraina. 

Nel post compaiono anche due foto: la prima è di una collana di smeraldi verdi e una catena d’oro sistemate su un tavolo, mentre la seconda ritrae Volodymyr Zelensky e Timur Mindich.

È una notizia falsa.

L’11 novembre 2025 l’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (NABU) ha comunicato di aver arrestato cinque persone e di averne identificate altre due sospettate di essere coinvolte in un caso di tangenti da 100 milioni di dollari per controllare gli appalti presso l’agenzia nucleare Energoatom e altre imprese statali. Tra gli indagati c’è anche anche uno dei più stretti collaboratori del presidente Zelensky, Timur Mindich, che è fuggito, lasciando il Paese, prima dell’arresto

Nessun media credibile e autorevole ha riportato la presunta notizia che nel corso delle perquisizioni condotte dal NABU sono stati trovati i gioielli rubati al museo del Louvre. La storia inventata è circolata a partire da un video in inglese diffuso su X in cui una voce maschile fuori campo racconta la falsa notizia riportata nel post in analisi. All’inizio del video compare anche il logo del NABU, come se la clip fosse stata prodotta dalla stessa agenzia ucraina. La storia infondata è stata rilanciata anche da Pravda EN, sito che fa parte di una rete strutturata e coordinata che da diversi anni diffonde costantemente propaganda russa e notizie false e ingannevoli in Occidente contro l’Ucraina.

Contattato dai colleghi tedeschi di DW, un portavoce dell’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina ha smentito la notizia, specificando che il video è un falso creato per diffondere disinformazione. 

Nel filmato è presente anche la foto con i gioielli in primo piano (la stessa pubblicata sul post Facebook in analisi). Tra i preziosi rubati al noto museo francese c’è anche una collana di smeraldi verdi appartenuta all’imperatrice francese Maria Luisa. Confrontando però una foto reale della collana rubata con quella mostrata nel video virale si può vedere che sono diverse. Inoltre, in base a un’analisi di France24, la foto nel video è stata quasi certamente creata utilizzando strumenti di intelligenza artificiale.

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