- Un account X che diffonde disinformazione su temi scientifici ha scritto che John Kerry, inviato presidenziale speciale del clima dell’amministrazione Biden, avrebbe dichiarato di dover «ridurre l’agricoltura a causa del cambiamento climatico, altrimenti la gente morirà di fame».
- La notizia è falsa; Kerry non ha mai detto una frase del genere.
- Durante il suo mandato ha parlato della necessità di ridurre le emissioni di gas serra in agricoltura per contrastare il cambiamento climatico (ad esempio utilizzando tecnologie avanzate), ma senza mai considerare di volerla abolire.
Il 27 maggio 2025 il profilo su X chiamato “Critica Climatica Alias Fortunato Nardelli” ha condiviso un post su X secondo cui John Kerry, ex segretario di Stato degli Stati Uniti, avrebbe affermato che «dobbiamo ridurre l’agricoltura a causa del cambiamento climatico, altrimenti la gente morirà di fame». L’autore del post ha commentato questa presunta dichiarazione in questo modo: «La logica cristallina di John Kerry!»
Si tratta di una notizia falsa.
Innanzitutto precisiamo che il profilo “Critica Climatica Alias Fortunato Nardelli”, come abbiamo riportato in diverse occasioni su Facta, ha già diffuso disinformazione su temi scientifici, in particolare sul cambiamento climatico.
La falsa dichiarazione attribuita a John Kerry circola sui social media da dicembre 2023, quando l’ha condivisa «@liz_churchill10», account X che diffonde disinformazione su varie tematiche.
Nessuno dei due profili in questione ha riportato una fonte a sostegno del loro post. Non ci sono riscontri secondo cui John Kerry abbia pronunciato la frase che gli viene attribuita.
Dal 2021 al 2024 Kerry è stato inviato presidenziale speciale del clima dell’amministrazione Biden, incarico per cui ha partecipato a diversi eventi e rilasciato interviste in cui ha parlato, tra le varie tematiche, del rapporto tra agricoltura e cambiamento climatico.
Il 10 maggio 2023, ad esempio, nel giorno finale del summit Agriculture Innovation Mission (AIM), Kerry aveva insistito sulla necessità di ridurre le emissioni di gas serra in agricoltura per contrastare il cambiamento climatico. Questo perché (dal minuto 22:59) «l’agricoltura contribuisce a circa il 26-33 per cento (dipende da come si calcolano) di tutte le emissioni del mondo». Di conseguenza per Kerry «non possiamo raggiungere il net zero (condizione per cui i gas serra che entrano nell’atmosfera sono bilanciati da quelli che vengono rimossi dall’atmosfera, ndr), non possiamo portare a termine questo lavoro se l’agricoltura non è al centro della soluzione. Questo settore ha bisogno di innovazione ora più che mai». Il politico statunitense aveva infatti dichiarato che c’era bisogno «di innovazione economica, sociale e politica per adattare su larga scala» nuove tecnologie innovative e «renderle accessibili ai piccoli agricoltori di tutto il mondo».
In nessuna parte del suo discorso Kerry sostiene di ridurre l’agricoltura per il cambiamento climatico. L’ex inviato presidenziale speciale del clima dell’amministrazione Biden parlava invece dell’implementazione mondiale di nuove tecnologie nell’agricoltura in grado di ridurre il suo impatto sul cambiamento climatico.
Il mese successivo, in un’intervista ad Agence France-Presse (AFP), l’inviato speciale aveva detto che, secondo lui, non era sostenibile che nella Terra ci siano 10 miliardi di abitanti (come previsto per il 2050), dunque «dobbiamo capire come affrontare la questione della sostenibilità e il numero di persone di cui cerchiamo di prenderci cura sul pianeta». Kerry ha chiarito che «non sto consigliando di diminuire la popolazione» ma raccomanda, ad esempio, «di cambiare le nostre pratiche di alimentazione del bestiame, cosa gli diamo da mangiare e come usiamo l’agricoltura», riferendosi ancora alle nuove tecnologie agricole che riducono l’impatto negativo sull’ambiente.
Altri fact-checker hanno verificato altre false notizie sulla volontà di John Kerry di abolire l’agricoltura.
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