Il 17 novembre 2025 è stata condivisa su Facebook la presunta notizia secondo cui «le autorità di Magdeburgo hanno annullato il mercatino di Natale, citando l’impossibilità di garantire la sicurezza», perché lo scorso anno si è verificato un attacco che ha causato 6 morti».

È un contenuto presentato in maniera fuorviante, che diffonde una notizia falsa. 

Il 20 dicembre 2024 un uomo ha ucciso 6 persone, e provocato più di 300 feriti, investendole con l’auto ai mercatini di Natale nella città tedesca di Magdeburgo. L’episodio non è stato considerato un attacco terroristico dalle autorità competenti. Il procuratore generale federale Jens Rommel a gennaio 20205 aveva dichiarato che l’autore di nome Taleb Al Abdulmohsen, un medico di origine saudita con opinioni islamofobiche e con simpatie per partiti di estrema destra tedeschi, aveva probabilmente compiuto l’attacco «per frustrazione personale» e non aveva preso di mira le istituzioni. Il processo contro l’uomo accusato della strage al mercatino è iniziato lo scorso novembre a Magdeburgo.

Non è vero però che, a causa di questo attacco, non sono stati autorizzati i mercatini di Natale 2025 a Magdeburgo.

Lo scorso 20 novembre, infatti, sono state inaugurate le oltre 140 bancarelle che rimarranno aperte fino al 29 dicembre nel centro della città. L’apertura era stata inizialmente rimandata perché – come spiegato dal sindaco Simone Borris in un comunicato del 10 novembre – l’ufficio amministrativo statale non aveva approvato il piano di sicurezza presentato dall’ente organizzatore, ovvero la società dei mercatini di Natale di Magdeburgo. L’ufficio aveva infatti individuato alcune carenze nel concetto di sicurezza definito dall’ente organizzatore.

Due giorni più tardi, il consiglio comunale di Magdeburgo aveva dichiarato che il mercatino avrebbe aperto nella data prevista, ovvero il 20 novembre, come deciso a seguito di una discussione sulla sicurezza tra il sindaco, l’ufficio amministrativo statale e la polizia. L’autorizzazione per l’allestimento delle bancarelle è stata confermata il 18 novembre dal consiglio comunale, che ha introdotto anche limiti di velocità in alcune strade della città e il divieto di circolazione per i veicoli pesanti.