Il 18 marzo su Facebook è stato pubblicato un post con il testo di una poesia il cui primo verso recita «E la gente rimase a casa». Nel post si sostiene che il componimento sarebbe stato stato scritto «durante l’epidemia della peste nel 1800» da Kitty O’Meary, vissuta dal 1839 al 1888.
Questa notizia è falsa.
Kitty O’Meara (e non Kitty O’Meary, come scritto nel post in questione) è una donna di 64 anni che vive nella città di Madison nel Wisconsin (Stati Uniti d’America) come si può leggere in questa intervista rilasciata da O’Meara al sito The Oprah Magazine.
La poesia di cui si parla nel post Facebook è stata pubblicata in inglese il 16 marzo 2020 sul blog personale di O’Meara durante l’attuale pandemia globale causata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2, come si può verificare qui. Non risale, quindi, al 1800. Irene Vella, autrice e giornalista italiana, ha però sostenuto che la poesia pubblicata da O’Meara sarebbe in realtà una traduzione di un suo componimento pubblicato l’11 marzo 2020 su Facebook. O’Meara, nell’intervista a The Oprah Magazine, ha negato queste affermazioni.
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