Il 25 maggio 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine che raccoglie un collage di foto. Due scatti mostrano due persone in divisa, di cui una con la barba, su una spiaggia mentre tengono un bambino tra le braccia; sullo sfondo di una delle due foto compare un’imbarcazione da cui scendono delle persone. Il secondo scatto mostra invece un uomo in mare, anch’esso con la barba, che, appoggiato su un salvagente, tiene un bambino fuori dall’acqua. L’immagine oggetto della nostra verifica riporta questo testo: «La sinistra buonista e le fake fotografiche. Stesso attore di 3 anni fa, cambia solo il bambolotto». Secondo l’autore del contenuto, quindi, le due foto mostrerebbero dei finti salvataggio di bambini in mare, con la stessa persona immortalata in entrambe le foto e con l’utilizzo di un «bambolotto».
Si tratta di una notizia falsa. Andiamo con ordine.
Le foto che mostrano due uomini trasportare un bambino sono state scattate il 29 giugno 2018 e immortalano due membri delle forze di sicurezza libiche trasportare il corpo di un bambino defunto durante un naufragio al largo delle coste libiche mentre i migranti sopravvissuti vengono portati nella regione di Al-Hamidiyah, a est di Tripoli (capitale della Libia). Il contesto reale dell’immagine si può verificare qui.
La seconda foto è stata invece pubblicata su Twitter dal profilo ufficiale della Guardia civil spagnola il 18 maggio 2021 e mostra il salvataggio, da parte di un ufficiale spagnolo, di un bambino arrivato via mare a Ceuta (città autonoma spagnola situata in Nord Africa) insieme ad altri minori con le rispettive famiglie. In quei giorni nell’enclave spagnola sono arrivati almeno 8 mila migranti.
Come hanno verificato i colleghi spagnoli di Maldita.es, il salvataggio mostrato in foto si è verificato il 17 maggio 2021 e l’ufficiale ripreso si chiama Juan Francisco, ha 43 anni ed è un agente del Gruppo speciale di attività subacquee della guardia civile (Geas). La Guardia civile spagnola e la Croce rossa di Ceuta hanno confermato a Maldita che il bambino è reale e che, insieme alla madre, si trova in un centro di accoglienza di Ceuta.