- Circola su X la foto di una lettera di condoglianze alla famiglia Kirk del rabbino capo d’Israele datata 2 settembre 2025, cioè 8 giorni prima l’uccisione dell’attivista politico. Questo dimostrerebbe che dietro il suo assassinio ci sarebbe Israele.
- È un contenuto presentato in maniera fuorviante.
- L’ufficio stampa del rabbino capo ha dichiarato che la lettera è stata scritta il 12 settembre 2025 e che la data «2 settembre 2025» è stata un errore di battitura presente in una versione della missiva, poi aggiornata.
Il 17 settembre 2025 Cesare Sacchetti ha pubblicato un post su X in cui si legge che il rabbino capo di Israele, David Yosef, avrebbe «scritto una lettera di condoglianze per l’omicidio di Charlie Kirk il 2 settembre, 8 giorni prima della morte di Kirk». «Yosef è dotato della preveggenza», si legge ancora, «oppure già era stato informato del piano per uccidere Kirk?». Nel post è presente anche la presunta lettera di Yosef sull’omicidio dell’attivista di estrema destra statunitense datata 2 settembre 2025.
È un contenuto presentato in maniera fuorviante che rientra nel filone cospirativo secondo cui dietro l’assassinio dell’attivista di estrema destra Charlie Kirk ci sarebbe Israele.
Cesare Sacchetti è influencer complottista, annoverato da NewsGuard nella lista dei super-diffusori di disinformazione sulla Covid-19, e di cui ci siamo più volte occupati su Facta.
Il 15 settembre 2025 diversi giornali israeliani hanno riportato la notizia che il rabbino capo di Israele, David Yosef, ha inviato una lettera di condoglianze alla famiglia di Charlie Kirk, ucciso il 10 settembre 2025 durante un evento pubblico alla Utah Valley University. All’interno degli articoli è presente anche l’immagine della lettera. In alcuni articoli, in alto a destra si legge la data in inglese «2 settembre 2025», in altri invece la data è «12 settembre 2025».
Contattato da diversi siti di fact-checking internazionali, l’ufficio stampa del rabbino capo ha dichiarato che la lettera è stata scritta il 12 settembre 2025 e che la data «2 settembre 2025» è stata un errore di battitura presente in una versione della missiva, poi aggiornata. Non esiste alcuna prova o riscontro secondo cui la lettera di David Yosef alla famiglia Kirk sia stata scritta o diffusa otto giorni prima l’uccisione dell’attivista politico.
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