Il 29 luglio 2024 è stato pubblicato su X un post in cui si vedono tre foto dei tennisti Jannik Sinner e Anna Kalinskaya al mare. L’autore del post commenta: «Lei, si, ha rifiutato andare alle olimpiadi senza la sua bandiera, ma lui??? non aveva il mal di gola?».
Secondo l’autore del post, la coppia di tennisti si troverebbe adesso in vacanza al mare, invece che alle Olimpiadi di Parigi 2024. Nel contenuto social si sostiene inoltre che Anna Kalinskaya, di nazionalità russa, avrebbe scelto di non partecipare per via della decisione del Comitato Olimpico di permettere ad atleti russi e bielorussi di partecipare solo come atleti “neutrali”, e quindi senza bandiera, per via dell’invasione russa dell’Ucraina. Il “mal di gola” di Sinner a cui si riferisce l’autore del post, è invece la tonsillite da lui stesso annunciata sul suo profilo Instagram il 25 luglio 2024.
Le foto sono presentate fuori dal loro contesto originario e veicolano una notizia falsa.
Infatti, gli scatti risalgono a qualche settimana fa, e sono state inizialmente pubblicate il 17 luglio 2024 dal settimanale italiano Chi, quindi prima delle Olimpiadi a Parigi, iniziate il 26 luglio. La vacanza della coppia di tennisti ha avuto luogo a metà luglio in Sardegna, e non adesso. La meta era già nota l’11 luglio 2024, quando La Gazzetta dello Sport aveva riportato che i due erano stati avvistati all’aeroporto di Olbia.
Sinner avrebbe dovuto effettivamente competere ai Giochi se non fosse stato per la tonsillite. Il suo arrivo alle Olimpiadi di Parigi, previsto per il 23 luglio, era già stato rinviato alla comparsa dei primi sintomi della malattia, ed è stata definitivamente annullato il 25 luglio in vista del suo esordio ai Giochi Olimpici previsto per sabato 27 luglio.
Quindi, queste foto non dimostrano che Sinner sia in vacanza al mare invece che trovarsi alle Olimpiadi. Inoltre, la decisione di Kalinskaya di non partecipare alle Olimpiadi, come riporta la Gazzetta dello Sport, non sembra essere connessa alla necessità di parteciparvi solo come atleta neutrale, ma piuttosto «a una scelta di programmazione fatta in precedenza».