- In Rete sta girando la voce che il nome di Brigitte Macron sul sito delle tasse sia Jean-Michel Trogneux; prova che la première dame è in realtà un uomo.
- A settembre del 2024 Brigitte Macron ha scoperto che, sul suo portale, appariva anche il nome “Jean-Michel”.
- L’errore è nato a seguito di un bug informatico della piattaforma.
Il 26 ottobre 2025 è stato condiviso su X lo screenshot di un articolo di giornale secondo cui Brigitte Macron, moglie del presidente francese Emmanuel Macron, avrebbe scoperto di essere nominata con il nome maschile «Jean-Michel» sul «sito web delle tasse».
«Fingiamo stupore?», commenta l’autore del post.
È un contenuto presentato in maniera fuorviante, che rientra nella teoria del complotto infondata e transmisogina secondo cui Brigitte Macron sarebbe nata uomo con il nome di Jean-Michel Trogneux (che nella realtà è suo fratello).
L’articolo è stato pubblicato in origine il 24 ottobre dal giornale belga RTL info, e racconta che, nel documentario dell’emittente francese BFMTV sui complotti contro Brigitte Macron di BFMTV, il capo dello staff di Brigitte Macron, Tristan Bomet, ha riportato un episodio accaduto alla première dame a settembre 2024. Nel consultare il proprio account nel sistema informativo della Direzione generale delle finanze pubbliche (DGFiP), ovvero impots.gouv.fr, la donna ha visto che al posto del suo nome, Brigitte, compariva invece «Jean-Michel dit Brigitte Macron», ovvero «Jean-Michel detto Brigitte Macron».
Brigitte Macron ha sporto denuncia e in base a quanto riportato dal documentario di BFMTV sono state individuate due persone – identificate come «Laurent A.» e «Juliette A.» – e processate. I due imputati sono stati poi assolti dal Tribunale il 21 febbraio 2025 perché per i giudici hanno ritenuto che non si è verificato alcun furto di identità, in quanto è emerso che non c’è stato un tentativo da parte dei due di accedere ai dati personali di Brigitte Macron, riporta Le Figaro.
Nel corso del processo è infatti stato ricostruito che nella primavera del 2024, la coppia Laurent A. e Juliette A., come protesta politica, aveva falsamente indicato nella loro dichiarazione dei redditi, alla voce «altri disabili a carico» tutti i membri del governo francese, tutti i parlamentari, il capo dello Stato e Brigitte Macron descritta come «Signor Trogneux Jean-Michel, detto Brigitte». Il tribunale continua affermando che il fatto di «aver scritto “Jean-Michel, detto Brigitte” nella casella “Nome” associandolo al nome di un contribuente reale (in questo caso Macron) identificato dalla sua data e luogo di nascita esatti ha portato a una correzione automatica di questo nome nell’archivio DGFiP» che è poi apparsa nello spazio personale di Brigitte Macron. Secondo i giudici dietro a questa dinamica c’è stato un malfunzionamento del sistema informatico del DGFiP o un bug informatico. Brigitte Macron ha presentato appello contro questa assoluzione.
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