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“L’offerta imperdibile di Decathlon”, ecco la nuova truffa social

Lo zaino The North Face a 2 euro è la nuova esca per ottenere i dati sensibili degli utenti e truffarli

22 maggio 2025
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Un’offerta incredibile (ed esclusiva) di Decathlon: questo è l’oggetto di moltissimi post circolati su Facebook tra aprile e maggio 2025. Un’offerta grazie alla quale «chiunque può ottenere il zaino [sic] Τhе Νοrth Fасе ΒοrеаӀіѕ СӀаѕѕіϲ Unisex a solo 2,00 euro». Basta “solo” compilare un semplice modulo online e rispondere ad alcune domande sul negozio.

Si tratta in realtà dell’ennesima truffa online che punta a rubare dati sensibili e personali degli utenti. Nessuna offerta di questo tipo appare infatti sul sito ufficiale di Decathlon e sugli account social dell’azienda

La credibilità della truffa

«Μia sorella che lavora a Decathlon mi ha detto di un’offerta speciale di cui pochi sanno», recita uno dei post. «Mentre chiacchieravo con una consulente di Decathlon a Milano, mi ha raccontato una cosa davvero interessante», sostiene un altro. In altri post si leggono invece storie strappalacrime di chi racconta: «Non mi fiderò mai più di Decathlon. Dopo aver lavorato lì per 8 anni, questa settimana sono stato licenziato per problemi di salute. Ora vorrei condividere con voi una cosa su cui avremmo dovuto tenere il silenzio».

Tramite presunte storie personali, che mettono Decathlon indifferentemente in cattiva o buona luce, vengono introdotte queste “offerte imperdibili”. Una modalità utilizzata per rendere credibile il racconto e far funzionare la truffa. Ognuno di questi post, inoltre, viene sempre corredato da una foto scattata con un cellulare di uno zaino di The North Face con tanto di scontrino Decathlon che riporta la cifra di 2 euro. Le foto degli zaini, teniamo a specificare, sono diverse per ogni post. E gli scontrini, molto probabilmente, sono stati creati con l’intelligenza artificiale: come riportava TechCrunch a marzo 2025, infatti, gli scontrini falsi di ChatGPT sono estremamente realistici. Un ulteriore aspetto che rende l’inganno di questi post ancora più difficile da smascherare. 

Screenshot della redazione di Facta di uno dei post della truffa

Ma non solo. Un altro elemento che rende credibile questa truffa sono i commenti ai vari post: «Sono sotto shock ….. Grazie mille. Ho ricevuto il pacco con lo zaino oggi. Nessuno ha imbrogliato». Oppure ancora storie personali: «Pensavo fosse uno scherzo o un falso, ma mio marito ha compilato il modulo e ha vinto. Ho riso di lui tutto il giorno ieri e oggi tocca a lui». Sono pochi, invece, i commenti di chi probabilmente è caduto nel tranello e cerca di avvertire gli altri utenti.

Screenshot della redazione di Facta dei commenti ai post

Ciò che non torna 

Analizzando i post più a fondo, però, c’è qualcosa che non torna: i profili che li promuovono. Si tratta di pagine Facebook (e quindi non account privati) che vengono presentati come appartenenti a donne italiane. In realtà, nessuno di questi profili è autentico. 

Nella maggior parte dei casi, come si scopre cliccando sulla sezione “Informazioni” di ciascun account, queste pagine sono state create a inizio aprile 2025, e in alcuni casi i gestori della pagina non hanno nemmeno sede in Italia. Peraltro, guardando il loro feed, appaiono pochissimi post oltre a quelli sulla presunta offerta di Decathlon.

 

Screenshot della redazione di Facta delle informazioni relative alle pagine

Attivando una ricerca di Google Lens sulle foto profilo utilizzate da queste pagine, inoltre, si scopre che in alcuni casi queste sono state riciclate a partire da altri profili privati o identità di donne reali. Come nel caso di “Sabrina Farella”, nome di una delle pagine truffatrici, la cui foto profilo è stata rubata dalla reale Sabrina Farella, candidata con il Partito Democratico per le elezioni comunali 2024 a Staranzano, in provincia di Gorizia (Udine), e ora parte dell’attuale consiglio comunale.  

Anche nel caso degli utenti che commentano i post ringraziando Decathlon e quest’offerta imperdibile, ci sono elementi che non tornano: nella maggior parte dei casi, si tratta ancora una volta di pagine Facebook di presunti “digital creator”, e non di account privati. In alcuni casi, tra l’altro, la stessa pagina è stata usata per commentare diversi post. In uno dei casi selezionati, invece, la pagina stessa riportava simili presunte offerte per l’acquisto di armi. 

Una truffa ben architettata, che però non è una novità: in passato, infatti, a Facta avevamo già parlato dei meccanismi truffaldini di inesistenti negozi con svendite d’occasione e di false ville messe all’asta, promosse anche in quel caso da profili falsi.

 

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