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Come l’agenzia di salute statunitense si è trasformata in un’arma politica di disinformazione scientifica

Su indicazione di Kennedy Jr. i CDC hanno contraddetto la conclusione scientifica che i vaccini non causano l’autismo

26 novembre 2025
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La scorsa settimana sul sito dei Centers for Disease Control (CDC) – l’Agenzia di salute pubblica statunitense – è apparsa una pagina dove si legge che non esistono prove per sostenere che i vaccini non causano l’autismo. Secondo diversi esperti si tratta di un fatto che compromette la credibilità che un’agenzia sanitaria così importante – che si occupa della promozione della salute pubblica a livello nazionale e internazionale – dovrebbe mantenere al di là del governo federale di turno.

Questo però non è successo. La pagina presente sul sito dei CDC non si basa su evidenze scientifiche. Il testo apparso rispecchia invece le convinzioni del segretario della Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy, Jr., un importante esponente antivaccinista che nel corso della sua attività politica ha più volto contribuito a diffondere la pericolosa e falsa teoria del complotto (alimentata da una frode scientifica) secondo cui i vaccini causerebbero l’autismo, e che da quando ha ricevuto questa carica dal presidente Donald Trump ha condotto un assalto alle politiche vaccinali del Paese

Sentito da STAT, sito americano specializzato in notizie sulla salute, Dan Jernigan, uno dei massimi dirigenti dei CDC dimessosi insieme ad altri funzionari ad agosto scorso per protesta contro l’interferenza politica nel loro lavoro sotto l’amministrazione Trump, ha confermato, dopo aver parlato con lo staff dell’agenzia, che la pagina aggiornata non ha ricevuto la normale autorizzazione scientifica. Anche «un’altra persona a conoscenza della situazione, non autorizzata a parlare pubblicamente, ha affermato che l’ufficio del CDC che gestisce la pagina non è stato coinvolto nella decisione», si legge sempre su STAT

Lo stesso Kennedy Jr. in un’intervista rilasciata al New York Times ha dichiarato di aver ordinato personalmente la modifica sul sito dell’agenzia pubblica USA. In un’intervista Mary Holland, a capo della Children’s Health Defense ha detto di essere «estremamente grata. Ho aspettato questo momento per quasi 30 anni». Holland ha poi aggiunto di sperare e di aspettarsi che in futuro verranno apportate ulteriori modifiche alle pagine web dei CDC. La Children’s Health Defense è una nota organizzazione anti-vaccinista americana, fondata e presieduta fino al 2023 dallo stesso Kennedy Jr., che durante l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19 ha raccolto milioni di dollari grazie alla disinformazione diffusa proprio su questioni scientifiche, secondo diverse inchieste giornalistiche

Un cambio basato su nessuna evidenza

Nella versione precedente della pagina dei CDC dedicata ai vaccini e all’autismo si leggeva che «studi hanno dimostrato che non esiste alcun legame tra la somministrazione di vaccini e lo sviluppo di disturbi dello spettro autistico (ASD)» e che «non è stato trovato alcun collegamento tra gli ingredienti del vaccino e l’ASD». 

Dal 19 novembre 2025 invece sul sito dei CDC si trova scritto questo: «L’affermazione “i vaccini non causano l’autismo” non è un’affermazione basata su prove, perché gli studi non hanno escluso la possibilità che i vaccini infantili causino l’autismo». 

Questa nuova formulazione, ha spiegato in un post su Substack Paul Offit, direttore del Vaccine Education Center presso la Divisione di malattie infettive del Children’s Hospital di Philadelphia, sfrutta un cavillo nel metodo scientifico che gli attivisti anti-vaccini usano da anni per promuovere la paura nei confronti delle vaccinazioni, nonostante le schiaccianti prove contrarie. Offit afferma infatti che gli scienziati non possono mai dimostrare un risultato negativo: «Attualmente, 24 studi condotti in 7 Paesi di 3 continenti, che hanno coinvolto migliaia di bambini e sono costati decine di milioni di dollari, hanno tutti scoperto la stessa cosa. I bambini che hanno ricevuto il vaccino MPR [che protegge da morbillo, parotite e rosolia, ndr] non erano a maggior rischio di sviluppare autismo rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto. I ricercatori avrebbero potuto condurre cento studi, o mille studi, o un milione di studi, ma ciò non avrebbe comunque dimostrato che non potesse accadere il contrario». Per l’esperto, invece, è corretto affermare che una verità è emersa: «il vaccino MPR non causa l’autismo».

Nella nuova pagina dei CDC si sostiene anche che «gli studi che supportano un collegamento» tra vaccini e autismo «sono ignorati dalle autorità sanitarie». Il testo continua specificando che «sebbene sia probabile che la causa dell’autismo sia multifattoriale, non sono state ancora stabilite le basi scientifiche per escludere del tutto un potenziale fattore contribuente». Al riguardo viene citato uno studio del 2014 condotto da Cynthia Nevison secondo cui «gli adiuvanti di alluminio nei vaccini presentavano la più alta correlazione statistica con l’aumento della prevalenza dell’autismo tra le numerose sospette cause ambientali. La correlazione non dimostra un nesso di causalità, ma merita ulteriori studi». 

Cynthia Nevison è una ricercatrice statunitense in biochimica e climatologia che in diverse occasione ha diffuso disinformazione antivaccinista, ed è collaboratrice del sito della Children’s Health Defense. 

Nello studio citato nella pagina dei CDC si legge che i dati analizzati «suggeriscono che circa il 75-80 per cento dell’aumento registrato nell’autismo dal 1988 è dovuto a un effettivo aumento del disturbo piuttosto che a un cambiamento dei criteri diagnostici». Tuttavia come dichiarato da diversi esperti al sito di fact-checking FactCeck.org, sentiti dopo che Kennedy aveva citato lo stesso studio in una conferenza stampa dello scorso aprile, «l’analisi non poteva sostenere una simile affermazione, poiché non esistono informazioni sulla misura in cui una maggiore consapevolezza, screening e servizi diagnostici possano aver determinato un aumento dell’autismo, ad esempio». Inoltre gli stessi dati su cui si è basata la ricerca riguardavano solo una specifica categoria di bambini, cioè quelli seguiti da servizi sanitari, e per questo la stessa analisi è «confusa e distorta», ha specificato Eric Fombonne, professore emerito di psichiatria e figura di spicco nella ricerca sull’autismo.

I CDC per supportare la posizione della nuova pagina cita anche diverse revisioni che negli anni «hanno costantemente concluso che non ci sono ancora studi a supporto dell’affermazione specifica che i vaccini infantili DTaP, HepB, Hib, IPV e PCV non causino l’autismo». In particolare vengono riportati due estratti di due analisi – una del 1991 e una del 2021 – dell’Accademia nazionale di medicina (NAM), organizzazione statunitense senza scopo di lucro e non governativa che fornisce consulenze su questioni relative a salute, medicina, politica sanitaria a livello nazionale che internazionale. La stessa NAM ha però scritto in un comunicato diffuso lo scorso 23 novembre che le citazioni dei loro lavori da parte dell’agenzia salute pubblica «non forniscono il contesto più ampio dell’intero corpus di studi sulla sicurezza dei vaccini, essenziale per un dibattito informato su questo argomento». È importante sottolineare, scrive ancora la NAM, «che il rapporto del 2012 dell’Institute of Medicine, che valutava gli effetti avversi dei vaccini e citato dai CDC, ha rilevato che pochissimi problemi di salute sono causati o chiaramente associati ai vaccini. Inoltre, sulla base del nostro corpus di studi su questo argomento e del vasto consenso scientifico, sosteniamo l’affermazione che i vaccini non causano l’autismo». 

In generale, comunque, come hanno verificato analisi di FactCheck.org e di PolitiFact, l’intera nuova pagina dei CDC su vaccini e autismo utilizza argomentazioni fuorvianti e non è supportata da alcuna prova scientifica.

La promessa infranta e la preoccupazione della comunità scientifica

La vecchia pagina aveva come titolo “i vaccini non causano l’autismo”. La versione attuale paradossalmente ha lo stesso titolo, ma con un asterisco alla fine che rimanda a una nota dove si legge «l’intestazione “I vaccini non causano l’autismo” non è stata rimossa a causa di un accordo con il presidente della Commissione per la salute, l’istruzione, il lavoro e le pensioni del Senato degli Stati Uniti, secondo cui sarebbe rimasta sul sito web del CDC».

Lo scorso febbraio il voto del senatore repubblicano e medico specializzato nella ricerca sui vaccini Bill Cassidy e presidente della Commissione Salute, Istruzione, Lavoro e Pensioni del Senato era stato decisivo per l’approvazione della nomina di Kennedy a segretario Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti. 

Per via delle posizioni scientifiche diffuse in precedenza da Kennedy Jr, Cassidy era stato indeciso fino all’ultimo sul suo voto, ma poi aveva dichiarato di aver superato le sue perplessità dopo aver ottenuto dallo stesso Robert Kennedy Jr. un elenco di concessioni che in pratica limitavano la capacità del futuro ministro della Salute di imporre posizioni antivacciniste all’agenzia. Tra queste c’era per l’appunto che i CDC non avrebbero rimosso le dichiarazioni sul proprio sito che sottolineano che i vaccini non causano l’autismo. Come si è visto, tuttavia, nella sostanza questa promessa è stata violata, come molte delle altre che Kennedy Jr. aveva garantito di rispettare, ha ricostruito il New York Times.

Dopo la diffusione della notizia che i CDC avevano cambiato nel merito la pagina su vaccini e autismo, Cassidy ha pubblicato un post su X in cui ha scritto: «Sono un medico che ha visto persone morire per malattie prevenibili con i vaccini. Ciò che i genitori devono sapere in questo momento è che i vaccini contro morbillo, poliomielite, epatite B e altre malattie infantili sono sicuri ed efficaci e non causano l’autismo. Qualsiasi affermazione contraria è sbagliata, irresponsabile e contribuisce attivamente a far ammalare gli americani ancora di più».

Un timore espresso da esperti e svariate organizzazioni scientifiche impegnate quotidianamente sul tema. Su una pagine dedicata del sito dell’Autism Science Foundation (ASF), organizzazione statunitense no-profit che finanzia la ricerca sull’autismo basata sull’evidenza scientifica e supporta le famiglie con membri autistici, si legge che «non esiste alcuna correlazione tra autismo e vaccini. Ciò è stato confermato da decine di studi scientifici che hanno esaminato diversi tipi di vaccini e diverse tempistiche di somministrazione». L’ASF fornisce anche tutta una serie di studi che «hanno smentito qualsiasi legame tra autismo e vaccini». Alison Singer, presidente dell’ASF, ha commentato con queste parole la decisione di Kennedy Jr.: «I fatti non cambiano perché lo fa l’amministrazione. A questo punto, non si tratta di fare più studi; si tratta di essere disposti ad accettare ciò che i dati degli studi esistenti mostrano chiaramente. Non si possono semplicemente ignorare i dati perché non confermano le proprie convinzioni, ma questo è ciò che l’amministrazione sta facendo».

In una nota l’American Public Health Association (APHA), la più grande organizzazione di professionisti della sanità pubblica negli Stati Uniti, ha dichiarato che i ricercatori di tutto il mondo hanno dedicato più di 25 anni a studiare approfonditamente la tesi che i vaccini causino l’autismo: «Tutti sono giunti alla stessa conclusione: i vaccini non sono collegati all’autismo. Questa falsa voce distrae da questioni urgenti per la salute dei bambini. Amplificare questa affermazione e incoraggiare indagini inutili non fa che aggravare i timori dei genitori; non porterà a terapie migliori, a un maggiore supporto per le famiglie che si prendono cura dei bambini, né a cambiamenti nell’assistenza sanitaria, nell’istruzione e nella società tali da aiutare i bambini con autismo». 

Anche l’American Medical Association (AMA), la maggiore associazione nazionale medica degli Stati Uniti, ha voluto sottolineare che «nonostante le recenti modifiche al sito web del CDC, numerose prove provenienti da decenni di studi scientifici non dimostrano alcun legame tra vaccini e autismo. Studi approfonditi e rigorosi dimostrano costantemente che i vaccini sono sicuri ed efficaci nel proteggere da malattie gravi».

L’Infectious Diseases Society of America (IDSA), associazione medica che rappresenta medici, scienziati e altri professionisti sanitari specializzati in malattie infettive, ha comunicato che «decenni di ricerche rigorose e scientificamente fondate hanno dimostrato che i vaccini non causano l’autismo. L’improvvisa decisione del CDC di modificare il testo del suo sito web, ribaltando tale conclusione, è sconsiderata e dannosa. Questo cambiamento è profondamente preoccupante perché è falso e privo di trasparenza» e risulta essere motivato «non dalla scienza, ma dalla politica, e non farà altro che aumentare la sfiducia nella scienza e nella medicina».  

È intervenuta anche la dottoressa Susan Kressly, presidente dell’American Academy of Pediatrics (AAP), la più grande associazione professionale di pediatri negli Stati Uniti, specificando che dal 1998 sono stati condotti oltre 40 studi di alta qualità che hanno coinvolto oltre 5,6 milioni di persone nel tentativo di individuare un collegamento tra vaccini e autismo. «La conclusione è chiara e inequivocabile. Non c’è alcun legame tra vaccini e autismo. Chiunque ripeta questo mito dannoso è disinformato o sta intenzionalmente cercando di fuorviare i genitori». Secondo poi Sean O’Leary, presidente del comitato per le malattie infettive dell’AAP, dopo questa iniziativa sarà difficile avere fiducia nell’agenzia pubblica sanitaria del Paese: «Possiamo ancora fidarci di ciò che arriva dei CDC? Non conosco la risposta a questa domanda».

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