

Facta non pubblicherà più i suoi articoli su X
Non è un passo indietro, ma la presa d’atto che il giornalismo ha i suoi tempi e i suoi luoghi. E X non è tra i luoghi in cui desideriamo mettere in pratica la nostra idea di giornalismo
A partire da giovedì 14 novembre, Facta smetterà di pubblicare nuovi contenuti su X, la piattaforma un tempo nota come Twitter che dal 27 ottobre 2022 è di proprietà di Elon Musk. I motivi di questa scelta li abbiamo raccontati passo dopo passo negli ultimi due anni, ma abbiamo comunque scelto di prenderci questo spazio per riassumerli e motivare la nostra decisione.
Dal 2022 a oggi, X è diventato un luogo virtuale sempre più inospitale per l’informazione e ciò è accaduto per la precisa volontà del suo proprietario. Oggi la piattaforma di Musk non solo tollera ogni forma di teoria del complotto, discorso d’odio o manifestazione di estremismo, ma ricompensa chi diffonde questi contenuti in base alla loro capacità di diventare virali. Dai proclami incendiari contro i media mainstream alla decisione di riammettere sulla piattaforma i grandi influencer della disinformazione, passando per le fallimentari note della comunità, ogni mattone su cui è stato edificato X è una presa di posizione incompatibile con l’esercizio del giornalismo.
Questa non è una critica a chi sceglierà legittimamente e consapevolmente di continuare a presidiare quegli spazi, tutt’altro. Per questo motivo ogni nostro articolo conterrà come sempre l’opzione per la condivisione su X, mentre i redattori e le redattrici di Facta saranno liberi di continuare a utilizzare la piattaforma come meglio vorranno. X resta e resterà comunque un luogo virtuale gravido di notizie, a maggior ragione ora che Elon Musk è stato nominato capo del nuovo “dipartimento per l’efficienza governativa” degli Stati Uniti d’America, e per questo motivo non smetteremo di raccontare giornalisticamente quelle dinamiche, linkando quando necessario i post pubblicati su X.
Questo non è un passo indietro, ma la presa d’atto che il giornalismo ha i suoi tempi e i suoi luoghi. E abbiamo semplicemente deciso che X non è tra i luoghi in cui desideriamo mettere in pratica la nostra idea di giornalismo. Questa convinzione ci unisce a media come il Guardian e Valigia Blu, che sono giunte alla stessa conclusione prima di noi.
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