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La notizia del giornalista egiziano ucciso per un’inchiesta su Zelensky è falsa

La notizia del giornalista egiziano ucciso per un’inchiesta su Zelensky è falsa

4 settembre 2025
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  • Su Facebook circola la notizia che un giornalista egiziano di nome Mohammed Al-Alawi sarebbe stato ucciso dopo aver rivelato che la suocera del presidente ucraino ha acquistato una villa in Egitto.
  • È una storia del tutto inventata.
  • Non esiste alcun giornalista egiziano con quel nome e la suocera di Zelensky non ha comprato una villa in Egitto. La notizia falsa è stata diffusa dalla propaganda russa.

Il 28 agosto 2025 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si afferma che il «famoso giornalista egiziano Mohammed Al-Alawi» sarebbe stato ucciso «a Hurghada, in Egitto». Il movente di questo presunto omicidio, si legge ancora, «è da ricercarsi nella recente inchiesta» di Al-Alawi «sull’acquisto di una lussuosa villa» nel 2023 nella turistica città di El Gouna, sulla costa del Mar Rosso, da parte di Olha Kiyashko, madre di Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

È una notizia falsa che circola online da due anni e che fa parte di una campagna di disinformazione filorussa finalizzata a screditare i rappresentanti del governo ucraino, accusandoli in maniera infondata di trarre vantaggi personali dagli aiuti finanziari forniti dai Paesi alleati. 

Ad agosto 2023 un canale youtube con soli sei iscritti ha pubblicato un solo video (rimosso poi da Youtube; qui è possibile visionare una copia cache del filmato) in cui un uomo, che affermava di chiamarsi «Mohammed Al-Alawi» e di essere «un giornalista investigativo», aveva detto di aver scoperto dei documenti (senza mostrarli) che dimostravano l’acquisto per 5 milioni di dollari da parte di Olha Kiyashko, la suocera di Zelensky, di una lussuosa villa nella località turistica egiziana di El Gouna. Pochi giorni dopo la pubblicazione del video, il sito nigeriano Punch ha pubblicato un articolo (poi cancellato;.qui una copia) con i presunti documenti citati dall’uomo che dimostrerebbero la veridicità della compravendita dell’immobile.

Come verificato all’epoca da diversi siti di fact-checking internazionali, tuttavia, non risulta esistere alcun giornalista investigativo egiziano di nome «Mohammed Al-Alawi» e i presunti documenti mostrati dal sito africano sono in realtà modelli standard disponibili online sul sito web di un’agenzia immobiliare che vende immobili a Hurghada, un’altra città egiziana. Anche la notizia dell’omicidio in Egitto di un fantomatico giornalista egiziano investigativo di nome «Mohammed Al-Alawi» è totalmente infondata. Questa presunta notizia, non riportata da nessuna fonte credibile e affidabile, era stata smentita dallo stesso ministero dell’Interno egiziano all’agenzia di stampa egiziana Caira 24.

In un rapporto di maggio 2025, Viginum – servizio pubblico francese di vigilanza e protezione contro le interferenze digitali straniere, formato da un collettivo di specialisti – aveva ricostruito che questa falsa storia con protagonista il finto giornalista investigativo di nome «Mohammed Al-Alawi» era stata gestita da Storm-1516, operazione di disinformazione filorussa che diffonde in Rete notizie false per attaccare l’Ucraina e i suoi alleati. Come avevamo ricostruito in un recente approfondimento su questa operazione, la rete disinformativa utilizza un’ampia gamma di contenuti per diffondere le loro false narrazioni, tra cui montaggi di foto e video, filmati e audio molto probabilmente generati utilizzando strumenti di intelligenza artificiale generativa e video in cui vengono coinvolti attori dilettanti che inscenano di essere giornalisti o testimoni diretti di presunti crimini dei politici ucraini, come in questo caso.

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