- È stata diffusa su Facebook la notizia che il presidente ucraino possiederebbe beni immobili in Europa per un valore complessivo di 1,2 miliardi di dollari. La rivelazione sarebbe stata fatta da un’ex investigatrice dell’Ufficio nazionale anticorruzione ucraino e pubblicato dal sito London Telegraph.
- È una storia completamente infondata.
- Lo stesso London Telegraph è un sito fittizio, creato appositamente per diffondere la falsa notizia su Zelensky. Una tecnica utilizzata dalle operazioni di disinformazione russa.
Il 28 agosto 2025 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che «un’ex investigatrice della NABU (Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina) sostiene che il presidente Zelensky possieda beni immobili in Europa per un valore complessivo di 1,2 miliardi di dollari».
Secondo quanto dichiarato da questa presunta fonte, il presidente ucraino avrebbe «utilizzato un sistema di società fittizie per acquistare oltre cento proprietà di lusso in Spagna, Francia, Italia, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti».
Nel post è presente anche la fonte di questa presunta notizia: un video in inglese del sito “London Telegraph” dove si sente la voce di una donna, identificata come «Olena K», la presunta ex investigatrice dell’Ufficio nazionale anticorruzione ucraino, accusare Zelensky di corruzione.
È una notizia infondata che fa parte di un filone di disinformazione filorussa finalizzato a screditare i rappresentanti del governo ucraino, accusandoli in maniera infondata di trarre vantaggi personali dagli aiuti finanziari forniti dai Paesi alleati.
La storia secondo cui un’ex investigatrice dell’Ufficio nazionale anticorruzione ucraino avrebbe accusato di corruzione Volodymyr Zelensky è priva di qualsiasi riscontro e non è stata riportata da nessun media credibile e affidabile.
Il 26 agosto 2025 il sito “London Telegraph” ha pubblicato questa notizia infondata (compreso il video citato in precedenza), non fornendo alcuna prova di quanto sostenuto nell’articolo. Il pezzo è firmato da «Charlotte Davies». A fianco al nome è presenta anche la foto di una donna. Lo scatto però non mostra una giornalista con quel nome. La foto infatti appartiene in realtà alla giornalista freelance Helen Brown, che collabora per diverse testate britanniche, tra cui il quotidiano Daily Telegraph (da non confondere con London Telegraph). L’immagine di Brown è stata quindi inserita in maniera ingannevole nel sito che ha pubblicato la falsa notizia su Zelensky.
Come verificato inoltre dai colleghi greci di Ellinika hoaxes, il sito London Telegraph è stato creato il 14 agosto 2025, meno di due settimane prima della pubblicazione della storia inventata sul presidente ucraino. Un elemento che che solleva seri dubbi sulla sua affidabilità. Tutti questi aspetti inducono a pensare che si tratti di un’operazione di disinformazione russa, che utilizza per l’appunto la tattica di creare siti fittizi, che utilizzano nomi di testate giornalistiche affermate, per diffondere propaganda.
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