- In Rete sta circolando la notizia che Novak Djokovic ha annunciato di offrirsi di pagare tutte le spese di sostentamento e di istruzione per i due figli di Charlie Kirk, l’attivista di estrema destra ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre partecipava a un evento pubblico alla Utah Valley University.
- Non esiste alcun comunicato stampa o annuncio di Djokovic in cui il tennista fa una dichiarazione del genere.
- La stessa falsa notizia circola anche in altre forme: in alcuni casi a essersi offerto a pagare gli studi è Elon Musk, in altri l’attrice australiana Bindi Irwin.
Il 12 settembre 2025 è stato condiviso un post su X secondo cui il tennista serbo Novak Djokovic «si è offerto di pagare tutte le spese di sostentamento e di istruzione» per i due figli di Charlie Kirk, l’attivista di estrema destra ucciso il 10 settembre a colpi d’arma da fuoco mentre partecipava a un evento pubblico alla Utah Valley University.
Nel post è presente la fonte della presunta notizia: un articolo dell’11 settembre 2025 di “Sport Feji”.
Si tratta di una notizia falsa.
Nell’articolo di Sport Feji si legge che Novak Djokovic avrebbe rilasciato un comunicato stampa in cui ha annunciato che i due figli di Kirk «sono innocenti. Non sono responsabili delle parole di loro padre, delle sue scelte o delle sue idee politiche. Quello che meritano è sicurezza, istruzione e amore. Farò in modo che abbiano quella sicurezza».
Ma non esiste alcuna traccia del comunicato stampa citato, che non appare in alcuna testata credibile e affidabile, e nemmeno sul sito ufficiale del tennista e della sua fondazione.
Novak Djokovic non si è espresso pubblicamente sull’omicidio di Kirk e quella dichiarazione non è presente nemmeno nei propri profili social del tennista.
Precisiamo che la stessa falsa notizia circola anche in altre forme: in alcuni casi a essersi offerto a pagare gli studi è Elon Musk, in altri l’attrice australiana Bindi Irwin. Storie del genere vengono inventate con lo scopo di aumentare l’engagement della pagina social che le diffonde sfruttando la popolarità dei soggetti dei racconti fittizi.
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