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Non è vero che Sinner si ritirerà dalle Olimpiadi se ci saranno atleti Lgbt+

Non è vero che Sinner si ritirerà dalle Olimpiadi se ci saranno atleti Lgbt+

27 ottobre 2025
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  • In Rete gira la notizia del possibile ritiro di Jannik Sinner dalle Olimpiadi di Los Angeles 2028 nel caso in cui ci fossero atleti della comunità Lgbt+.
  • Non esiste nessuna prova di quanto si legge sul conto di Sinner.
  • La notizia è stata inventata da una pagina Facebook nota per diffondere storie inventate sul mondo del tennis.

Il 20 ottobre 2025 è stata condivisa su Facebook la presunta notizia secondo cui Jannik Sinner sarebbe «diventato il primo tennista maschile a dichiarare che si ritirerà dalle Olimpiadi del 2028 se i biglietti verranno venduti agli atleti LGBT».

Sinner avrebbe dichiarato che i tennisti non competono per celebrare l’orgoglio queer. A seguito delle presunte dichiarazioni, si legge sul post, «la Federazione Internazionale di Tennis (ITF)» sarebbe intervenuta «a rispondere immediatamente».

Si tratta di una notizia falsa. 

Nessuna fonte o testata giornalistica affidabile ha pubblicato questa presunta notizia su Sinner. Nemmeno sui social del tennista italiano è riportata una frase del genere. 

Tra l’altro, il calendario ufficiale delle qualificazioni per i tornei di tennis dei Giochi Olimpici di Los Angeles non è ancora uscito, e non è sicuro che Sinner vi parteciperà. Come spiegato dal comitato olimpico per le Olimpiadi di Parigi, nel mondo del tennis le qualificazioni possono cambiare rapidamente, e non è certo fino all’ultimo chi saranno i tennisti che competeranno. 

Inoltre, non è nemmeno vero che la Federazione Internazionale di Tennis ha pubblicato un comunicato stampa in merito a presunte dichiarazioni di Sinner contro la comunità Lgbt+. 

La storia inventata è stata pubblicata da “Tennis Warriors”, pagina Facebook che in passato aveva già pubblicato storie non vere su Jannik Sinner e altri tennisti con lo scopo di aumentare il proprio engagement sfruttando la popolarità dei soggetti dei racconti fittizi.

A Facta ci siamo già occupati anche di false dichiarazioni di personaggi famosi contro la comunità Lgbt+.

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